CALENZANO – Una scatola di giocattoli custodita per anni in una casa parigina è arrivata fino a Calenzano. Si tratta di una vecchia confezione di carrarmati in miniatura che risalgono a ottanta anni fa, allo sbarco in Normandia. Il ritrovamento, avvenuto in modo casuale, è ora di proprietà del collezionista Agostino Barlacchi uno dei maggiori appassionati e conoscitori di giocattoli d’epoca e organizzatore della borsa scambio dei giochi di un tempo. “Sono giocattoli realizzati subito dopo la guerra che riproducono l’armata Leclerc dello sbarco in Normandia – racconta Barlacchi – a maggio mi è arrivata la segnalazione da parte di un amico francese che ha trovato questa scatola, una rarità. La scatola era stata trovata in uno dei tanti mercatini in un sobborgo dei Pirenei. Conoscevo bene l’esistenza di questa scatola così quando mi hanno avvisato del ritrovamento ho chiesto foto e altre informazioni e mi sono reso conto che era proprio lei”. Di questo oggetto del desiderio Barlacchi ne era a conoscenza: “Ne avevo sentito parlare spesso nelle diverse borse scambio – racconta Barlacchi – era stata nascosta per 80 anni nel baule della vecchia casa, come sempre avviene per caso insieme a tante altre cose dopo una ristrutturazione di una soffitta. Ne avevo sentito parlare, ma non si era mai vista in giro. La scatola è tutta in metallo con la carica a molla”.
Nella scatola ritrovata, di semplice cartone con due stampe dell’epoca come etichette, ci sono un carro armato Scherman ed un Alf Track camion semicingolato prodotti in latta pesante che volevano riprodurre molto fedelmente due mezzi che sbarcarono in Normandia quel giugno del ’44. “Infatti – spiega Barlacchi – furono prodotti nel 1945 in Francia i giocattoli Polichinelle in una quasi artigianale officina meccanica convertita in questa attività alla periferia di Parigi con una dozzina di persone di manovalanza che avevano cognizioni di minuterie metalliche come dadi, bulloni, rivetti”. I giocattoli della fabbrica francese Polichinelle, riproducono i mezzi miliari dell’esercito americano realmente impiegati il 6 giugno del ’44 in Normandia. La casualità della vita ha poi fatto in modo che questo oggetto ambito per molti collezionisti fosse ritrovato proprio ad 80 anni dallo sbarco in Normandia.
“La fabbrichetta – racconta Barlacchi – era nata intorno agli anni ’30 e si chiamava prendendo il nome dai suoi due soci Gobin – Dande in Rue Beranger sempre a Parigi e fu deciso di chiamarla Polichinelle come la marionetta napoletana pronta ad adattarsi in ogni situazione e fu quasi per caso infatti che si trasformò in fabbrica di giocattoli adoperando l’esperienza della lavorazione del metallo e di ciò che producevano e cioè le rivetterie. Subito dopo la seconda Guerra Mondiale nel 1945 viene l’idea di fabbricare in miniatura e per il gioco dei ragazzi ciò che si è visto nell’ultimo anno della liberazione”.