COS’è un festival dedicato alle cose

CALENZANO – Al via domani, 4 maggio, la seconda edizione di COSè il festival che per tre giorni, dal 4 al 6 maggio, porterà alla biblioteca CiviCa di Calenzano, al Design Campus e al Centro commerciale I Gigli di Campi Bisenzio, mostre, laboratori, eventi. Tutti legati da un filo rosso: la riflessione sul lavoro e sul nostro rapporto […]

CALENZANO – Al via domani, 4 maggio, la seconda edizione di COSè il festival che per tre giorni, dal 4 al 6 maggio, porterà alla biblioteca CiviCa di Calenzano, al Design Campus e al Centro commerciale I Gigli di Campi Bisenzio, mostre, laboratori, eventi. Tutti legati da un filo rosso: la riflessione sul lavoro e sul nostro rapporto con le cose.

Si inizia il 4 maggio con i laboratori al Design Campus (via Sandro Pertini, 93) e alle 12 con l’inaugurazione ufficiale del festival in aula magna. Interverranno il sindaco Alessio Biagioli, per l’Università di Firenze Giuseppe Lotti, Saverio Mecca, Vincenzo Legnante, Francesca Tosi, Elisabetta Cianfanelli, Laura Giraldi e Alessandro Mariani, per la cooperativa Convoi Valentina Corsinovi e Maurizio Rossi, Stefania Guerri della libreria LibLab, Luca Frigeri direttore de I Gigli, Franco Franchi del Banco Fiorentino.

Nel pomeriggio, alle 18,30, inaugurazione delle due mostre “Work right!” e “Le forme del lavoro” al Centro commerciale I Gigli in Corte lunga. “Work right!”, a cura di Poster for tomorrow con il coordinamento di Debora Giorgi, affronta il tema del diritto a un lavoro giusto ed equo. I partecipanti al contest fotografico, provenienti da tutto il mondo, hanno affrontato qualsiasi aspetto del problema, che si tratti di lavoro minorile, disparità di compensi fra uomini e donne, accesso al lavoro delle persone disabili, condizioni lavorative decenti o ingiustizie che vogliono sottolineare il diritto a un lavoro equo.

Tutto toscano invece il mondo dell’artigianalità e dell’impresa raccontato nella mostra “Le forme del lavoro”: in 50 foto si declinano le mille forme che assume oggi il lavoro. Dalla ceramica lavorata a mano come centinaia di anni fa da Masini Fornace Terracotta, ai robot che assistono gli anziani prodotti e realizzati dall’Istituto di Biorobotica della Scuola Superiore Sant’Anna, a prefigurare un futuro già presente. A cura di Giuseppe Lotti e Valentina Frosini; foto di Maziar Boostandoost. Queste le aziende toscane coinvolte: Vannucci Piante, Vivai Piante Ferri Massimo, DidaLabs, Segis, Altre Mani, Masini Fornace, Ricceri, Impact Hub Firenze, Istituto di Biorobotica Scuola Superiore Sant’Anna.