Corsa delle botti: Metolo primo al traguardo. Lassù qualcuno ci ama

SIGNA – Nel 2008 il primo, storico successo dopo anni di digiuno. Successo bissato nel 2009 ma “condizionato”, così come il primo, seppur meritati, da un “mercato” faraonico che portò alcuni spingitori a emigrare dal rione delle Bertesche a quello del Metolo. Quest’anno, invece, in quella che è stata la prima volta per la corsa […]

SIGNA – Nel 2008 il primo, storico successo dopo anni di digiuno. Successo bissato nel 2009 ma “condizionato”, così come il primo, seppur meritati, da un “mercato” faraonico che portò alcuni spingitori a emigrare dal rione delle Bertesche a quello del Metolo. Quest’anno, invece, in quella che è stata la prima volta per la corsa delle botti nel mese di giugno (dopo il rinvio del 2017 a causa del maltempo, l’edizione numero 25, valida per il quinto “Palio del Moro”), il Metolo, il blu del Metolo, ha messo tutti in fila, lasciandosi alle spalle Molino, Bertesche e Santuccio che invece era considerato il rione favorito per la vittoria finale. E invece capitan Zelmiro Roggiolani (che ovviamente c’era anche nel 2008) ha costruito una squadra su misura per vincere, nata nelle ultime settimane ma che, come la Danimarca agli Europei di calcio del 1992, ha giocato un po’ anche sull’effetto sorpresa. La griglia di partenza diceva infatti Bertesche, Molino, Metolo e Santucccio ma la svolta c’è stata all’inizio del secondo giro quando il Metolo, che a un certo punto della gara è stato anche quarto, ha saputo capitalizzare al meglio alcuni errori commessi dagli altri rioni che si sono danneggiati a vicenda. Da lì in poi non c’è stato più niente da fare e la regolarità è stata la forza per andare a conquistare una vittoria più che meritata. Strappando anche qualche lacrima, mi sia consentito, a chi scrive e che insieme a Zelmiro, Fabrizio Mazzoli, Fabio Montefusco, Gianni Vinattieri e Damiano Cambi, c’era anche dieci anni fa. Un successo festeggiato a porchetta e coriandoli, in una via di Sotto imbandita a festa. Con Mario e Giancarlo, che oggi non ci sono più, sempre pronti a dare una mano e a organizzare. Ecco perché il successo di oggi ha doppiamente valore. Per tanti motivi. Perché è arrivato a dieci anni dal primo, perché è stato costruito in casa, perché si è creato un gruppo che potrebbe regalare tante altre soddisfazioni anche in futuro. Ma un applauso va a tutti gli spingitori, agli organizzatori della festa, alla Sorms, all’associazione Corsa delle botti San Mauro, all’associazione per San Mauro e Colli Alti, a tutti coloro che hanno permesso, ancora una volta, la riuscita di una festa che, nella provincia di Firenze, è unica nel suo genere. Questi tutti gli spingitori rione per rione, Metolo: Alessio Iodice, Niccolò Madiai, Luca Pistolesi, Stefano Arpioni, Pasqualino Donnici e Vincenzo Porro. Molino: Domenico Brunetti, Matteo Fiaschi, Luca Mori, Simone Braccino, Francesco Ciccone e Carmine Sgambato. Bertesche: Cristian Bagou, Riccardo Cardaci, Christian Abatangelo, Maurizio Morosi, Leonardo Novi e Matteo Cianfanelli. Santuccio: Alberto Papucci, Christian Mori, Gregorio Massarelli, Lorenzo Franchi, Enzo Ierardi e Tommaso Ierardi.