Controllo di vicinato, partito in via Maromme e avviati i contatti per tre nuovi gruppi

SIGNA – Segnalare la presenza di mezzi sospetti, atti vandalici, ma anche supportarsi tra vicini di casa, che era poi fondamentalmente quello che si faceva fino a qualche anno fa. A Signa è nato pochi mesi fa il primo gruppo di Controllo di vicinato, in via Maromme, e sono stati avviati da parte di alcuni […]

SIGNA – Segnalare la presenza di mezzi sospetti, atti vandalici, ma anche supportarsi tra vicini di casa, che era poi fondamentalmente quello che si faceva fino a qualche anno fa. A Signa è nato pochi mesi fa il primo gruppo di Controllo di vicinato, in via Maromme, e sono stati avviati da parte di alcuni cittadini i contatti con la Polizia municipale e il Comune per attivarne altri tre, in piazza della Stazione, via Volta a San Miniato e a San Mauro.
Il gruppo di Controllo di vicinato nasce da un protocollo d’Intesa tra la Prefettura e alcuni sindaci della provincia di Firenze, tra cui anche Signa, che ha aderito lo scorso aprile. Il “Controllo di Vicinato” è un’associazione nazionale per la sicurezza partecipata ed è presente in molti comuni.

L’attività di controllo di vicinato viene svolta da gruppi di cittadini in cui vengono individuati dei “coordinatori”: le azioni di controllo consistono nello svolgimento di una attività di osservazione riguardo ai fatti e circostanze che accadono nella propria zona di residenza e possono riguardare presenza di mezzi di trasporto o persone palesemente sospetti; fuga sospetta di mezzi di trasporto o persone; presenza in luogo pubblico di auto, moto o biciclette che si sospettano rubate; persone in stato confusionale o in evidente difficoltà; presenza di ostacoli sulle vie di comunicazione; interruzioni dei servizi di fornitura di energia; situazioni significative di degrado urbano e disagio; atti vandalici; fenomeni di bullismo, utilizzi indebiti di spazi pubblici.

Ferme restando le segnalazioni ai numeri di emergenza per fatti rilevanti per la sicurezza e l’incolumità delle persone, i cittadini appartenenti ai gruppi riferiscono al coordinatore del gruppo le informazioni acquisite, secondo modalità che vengono individuate all’interno del regolamento di ogni gruppo. I coordinatori dei gruppi informano i referenti della Polizia municipale o di altri settori competenti dell’amministrazione comunale. Con l’adesione al progetto di Controllo di vicinato si esclude l’iniziativa personale, individuale o collettiva, di pattugliamento del territorio.

Il controllo di vicinato serve soprattutto per ristabilire il senso di sicurezza dei cittadini, ed è importante concentrarsi sulla prevenzione, trovare un modo per evitare che tali reati avvengano. Il controllo si basa su tre principi: il primo è quello di recuperare il capitale sociale, ricostruendo le relazioni che creano coesione; il secondo è l’insegnamento e la formazione dei cittadini, che devono essere in grado di evitare le proprie vulnerabilità ambientali e comportamentali, che possono creare situazioni appetibili per il delinquente; il terzo elemento è la vigilanza: i cittadini devono essere in grado di fare segnalazioni qualificate alle forze dell’ordine e rappresentano una risorsa indispensabile per il loro lavoro. Le persone che aderiscono a questo metodo di prevenzione, infatti, sono consapevoli, formate e soprattutto attive, oltre che ovviamente attente a non creare inutili allarmismi.

In occasione delle festività natalizie, la Polizia municipale e l’associazione suggeriscono alcuni buoni comportamenti da mettere in pratica. Se si parte, evitare di pubblicizzare sui social le partenze, avvisare i vicini, che potranno dare un’occhiata con più attenzione alla casa. E’utile mettere all’esterno della casa luci che si accendono all’imbrunire o, che si accendono con sensori di movimento. Se si resta a casa, prendere nota di movimenti e mezzi sospetti e segnalarli tempestivamente alle forze dell’ordine. Se si conoscono persone anziane nel quartiere si può fare una telefonata o una visita, che poi sono i comportamenti da buoni vicini.

E.G.