SIGNA – Dal traguardo della vita a un altro, storico traguardo: quello dei 100 anni. Un traguardo che Gina Agnelli ha tagliato oggi, giovedì 13 luglio, insieme ai figli e con il riconoscimento dell’amministrazione comunale che, nella persona del vice-sindaco Marinella Fossi, ha voluto renderle omaggio. Dal 2021, infatti. Gina è ospite della Rsa Monsignor Olinto Fedi, a San Mauro, il paese che nel 1959 la accolse insieme al marito Gino Fabbri e dove hanno visto crescere i loro figli, Ivo e Fabrizio, e i loro nipoti. Originari di Borgo alla Collina, in provincia di Arezzo, nati entrambi nel 1923, diventarono a tutti gli effetti una famiglia nel 1949 quando si sposarono nella Cappella di San Bartolo a Montalto di Galiga, sopra Pontassieve.

Tornati a vivere prima al Borgo alla Collina, a Casamario, e successivamente a Bibbiena, in una casa che fu il frutto del loro primo lavoro stagionale (Gino andava a tagliare legna nei boschi in Maremma, Gina dava una mano a “sramicciare” e a tagliare il sughero), marito e moglie, dopo la nascita dei figli, si resero conto che in quegli anni in Casentino non c’era molto lavoro e così, seppure a malincuore, dovettero lasciare quei luoghi così belli per costruirsi un futuro migliore. La prima “tappa” fu a Settignano, dove intanto si era trasferita la famiglia di Gina. Ma il desiderio di essere indipendenti e avere al tempo stesso un pezzo di terra da coltivare, li portò a San Mauro dove Gino, scomparso nel 1998 a 75 anni, si innamorò subito, nel vero senso della parola, di una casa colonica nella zona delle “Casacce”.
“E’ sempre stata al fianco del babbo, – raccontano i figli – anche quando dette il via, superate le difficoltà iniziali, a una produzione agricola di erbe aromatiche e insalatine da taglio per il Mercato ortofrutticolo di Novoli. Ed era davvero bello, il sabato, ritrovarci tutti insieme a pranzo, così come tutti insieme preparavamo per esempio la pasta per le pizze. Il suo modo di volerci bene è stato proprio questo: fare delle cose per noi e insieme a noi”. Poi, con il passare del tempo, pur rimanendo, come è nel suo carattere, sempre estremamente attaccata alla vita, si è reso necessario il ricovero nella Rsa che è anche uno dei fiori all’occhiello della frazione del Comune di Signa, “dove ha manifestato un altro aspetto del suo carattere meno “noto”, quello scherzoso, disponibile alla battuta e al buon umore”. “Complice” anche il clima sereno e tranquillo che caratterizza la struttura e che i familiari desiderano ringraziare, insieme al medico curante, il dottor Sergio Buricchi, per tutto quello che fanno per la Gina”.
“Marc Levy ha scritto che “le rughe della vecchiaia formano le più belle scritture della vita, quelle sulle quali i bambini imparano a leggere i loro sogni”, – ha detto il vice-sindaco Marinella Fossi – un augurio sincero a Gina in questo giorno così speciale. Oggi festeggiamo un traguardo importante ma, ancora prima, festeggiamo una donna importante, forte e dall’animo buono, che ha sempre lottato per la sua famiglia e i suoi affetti e si è spesa per la felicità altrui. Buon centesimo compleanno Gina”. Auguri a cui ovviamente si associa la redazione di Piananotizie, per un traguardo che non è sicuramente da tutti.



