Commissione di garanzia. Scontro tra A Sinistra e il Pd

SIGNA – Il consiglio comunale ha iniziato ad affrontare la questione della costituzione della commissione di garanzia e controllo fortemente voluta dalle opposizioni (A Sinistra per Signa, M5S, FI-Rinasce Signa) locali. Ma Pd e Progetto pare non siano d’accordo affermando che sono disponibili per collaborare ad esaudire eventuali richieste di informazione da parte delle opposizioni. […]

SIGNA – Il consiglio comunale ha iniziato ad affrontare la questione della costituzione della commissione di garanzia e controllo fortemente voluta dalle opposizioni (A Sinistra per Signa, M5S, FI-Rinasce Signa) locali. Ma Pd e Progetto pare non siano d’accordo affermando che sono disponibili per collaborare ad esaudire eventuali richieste di informazione da parte delle opposizioni. Anche il presidente della commissione non sarebbe attribuito all’opposizione come invece indicherebbero le leggi che regolamento il settore degli enti locali.
La commissione consentirebbe ai consiglieri di minoranza di prendere iniziative in merito ad alcune questioni come, per esempio, un maggior controllo sulle società partecipate: Publiacqua, Estraenergie, Consiag, Qualità e Servizi, Quadrifoglio, Farmapiana, Isola dei Renai e Casa spa.
“Noi, in quanto consiglieri di minoranza, ci troviamo spesso a discutere atti già predisposti da terzi – spiega con una nota A sinistra per Signa – riguardo questioni e servizi primari per i cittadini: la fornitura idrica; il servizio energetico; il cibo che viene servito ai bambini nelle scuole; i servizi di igiene ambientale; la gestione di un bene pubblico quale il parco dei Renai, l’edilizia popolare. Dobbiamo essere favorevoli, contrari o astenerci su temi rilevanti, senza disporre degli strumenti più adeguati che la normativa ci offre al fine di formarci un’opinione, a nostro avviso, necessaria per decidere consapevolmente. Per lo meno per provarci seriamente.”
Tale situazione  comporterebbe un iter complicato, ad esempio, nell’eventuale dell’audizione dell’amministratore unico di Farmapiana (o di un qualsiasi altro amministratore di una partecipata). Dopo la richiesta di audizione al presidente della commissione si dovrà attendere che lo stesso presidente (di maggioranza) comunichi se ciò sia possibile o meno con il rischio di far trascorrere molto tempo tra la richiesta e l’eventuale audizione (che potrebbe anche essere negata).
A Sinistra per Signa spiega di non riuscire a capire il diniego della maggioranza a dar vita ad una commissione che funziona bene ormai in tutti i comuni limitrofi dove “è diventata motivo di orgoglio e vanto per le amministrazioni locali, le quali hanno dimostrato un livello di maturità sufficiente per assicurare a tutto il consiglio comunale gli strumenti per compiere al meglio il proprio mandato”.