SIGNA/LASTRA A SIGNA – Al convegno organizzato ieri da Spi Cgil al Teatro delle Arti a Lastra a Signa in merito al progetto del nuovo ponte sull’Arno, era presente anche una folta rappresentanza del neo nato comitato di cittadini denominato appunto “Nuovo ponte per la Piana”. Comitato che è molto attivo sui social (ma non solo) e che oggi, tramite la pagina Facebook, ha espresso la propria opinione: “Siamo rimasti molto delusi dall’intervento dell’assessore (regionale, n.d.r.) Ceccarelli, che ha messo il nostro problema sullo stesso piano di altri problemi di viabilità, inclusi snodi di superstrade o rotonde a Prato, ignorando volutamente il fatto che riguarda i nostri paesi (24.000 auto che transitano quotidianamente su un ponte inadeguato da 50 anni), le promesse disattese, le sparizioni di soldi, eccetera, spostando con abili giri di parole l’attenzione sul problema dei trasporti pubblici tipo tramvia, autobus (ma quali autobus collegano i paesi della Piana? E con quali ritardi arrivano?), grandi opere. Così come aveva risposto sommariamente alla nostra e-mail, ci ha dato proprio un esempio di “politica” che non ci è piaciuta, distaccata dalla realtà e dalle problematiche reali. Il vice-ministro Nencini è stato un po’ più conciso e pragmatico, ma sospettiamo che fosse per la fretta, dato che entrambi sono arrivati molto tardi e andati via alla chetichella prima che tutto finisse, senza lasciarsi avvicinare da nessuno, e non siamo riusciti nemmeno a porre loro una domanda. Ci siamo riconosciuti invece nelle considerazioni di Lorenzo Mori, della Cna Firenze, che si è dimostrato sconcertato dai tempi lunghi; quando tutti sono d’accordo per fare qualcosa perché non è possibile velocizzare la burocrazia? Tra 7 anni le esigenze saranno probabilmente ancora cambiate: se le ditte artigiane che loro rappresentano avessero gli stessi tempi dell’amministrazione pubblica avrebbero chiuso da un bel po’. La pubblica amministrazione non ha idea di cosa sia la crisi che ha colpito aziende e persone e continua a mantenere tempi e mancanza di funzionalità: se il tempo delle “vacche grasse” è finito, deve essere finito per tutti. Bisogna che qualcuno si assuma responsabilità e prenda delle decisioni. Questo ci ha fatto riflettere su come in certi ambienti si continui a parlare una lingua che le persone “normali” fanno fatica a capire, come se la gestione della cosa comune fosse racchiusa dentro una bolla dove vigono leggi e tempi assolutamente avulsi dalla realtà (una realtà in cui quotidianamente si corre e ci si districa tra mille problemi, una realtà la nostra dove si pensa che non si possano ancora passare ore in coda e immersi nello smog per non prendere atto che questo è un problema urgente che non può più restare in attesa della benevolenza della pubblica amministrazione)”.
Il comitato, poi, in pratica ha annunciato quale sarà la prossima iniziativa in programma: “Alla manifestazione del 20 gennaio con blocco del ponte dovremo essere in tanti, altrimenti passerà il messaggio che chi ha potere può continuare a fare quello che vuole con i propri tempi, indipendentemente dai veri interessi dei cittadini”.