Cna preoccupata per la batosta Imu sugli immobili produttivi mentre il Governo condona 1,8 miliardi alle concessioanrie di slot machine

CAMPI BISENZIO – La Cna della Piana ha chiesto ai sindaci di Calenzano, Campi, Sesto e Signa un incontro urgente (“magari insieme a tutte le altre rappresentanze del mondo economico”) al fine di verificare le modalità di individuare un sostegno alle imprese locali per fronteggiare la morsa dell’Imu e delle prossime tasse locali. L’annuncio la […]

CAMPI BISENZIO – La Cna della Piana ha chiesto ai sindaci di Calenzano, Campi, Sesto e Signa un incontro urgente (“magari insieme a tutte le altre rappresentanze del mondo economico”) al fine di verificare le modalità di individuare un sostegno alle imprese locali per fronteggiare la morsa dell’Imu e delle prossime tasse locali.
L’annuncio la ha fatto la presidente della Cna della Piana Ornella Giomini nel corso di una conferenza stampa indetta per esprimere “sconcerto e tanta preoccupazione” relativamente alle conseguenze del “cosiddetto Decreto Imu presentato trionfalmente dal Governo”.
Tale provvedimento, sostiene la Cna, se da un lato elimina la tassa per i proprietari di immobil iad uso civile va ad aggravare la situazione per gli immobili produttivi.
Ma la voce più squillante è l’esempio che ha prodotto Giomini alla stampa: un negozio di 95 mq a Calenzano passa da un’Ici di 421 euro a un’Imu di 926 euro, a Campi da 500 a 1150 euro, a Sesto da 384 a 828 e a Signa da 538 a 1181. Un laboratorio di 404 mq passa da un’Ici di 1779 a un’Imu di 3202 a Calenzano, da 1391 a 2765 a Campi, da 1055 a 1970 a Sesto e a Signa passerà da 1319 a 2405.
“In un periodo come questo, si parla di ricorrere ad ogni sistema per rilanciare l’economia ed uscire dalla crisi – ha detto Giomini – il meccanismo attuato non ci pare corrispondente alle necessità del mondo imprenditoriale: qualcuno sarà costretto a non ricorrere a nuova manodopera per far fronte alle tasse”.
Cna lamenta, nel contempo, “la scandalosa transazione” a favore dei concessionari dei giochi come lo slot machine: queste società hanno accumulato debito miliardari nei confronti dello Stato che, con un colpo di spugna, ha cancellato 1,8 miliardi di tributi che doveva incamerare come percentuali sul gioco d’azzardo. “Un vero condono di quanto dovuto” commenta la Cna sottolineando il proprio stato di forte preoccupazione.
Per questo, la richiesta ai comuni della Piana di un incontro urgente per “calmierare” l’impatto della futura “service tax” che rischia di essere un peso al collo della già affannata impresa locale.