Cittadinanza onoraria a Liliana Segre, la proposta di Pd e Lista Emiliano Fossi Sindaco

CAMPI BISENZIO – Come già avvenuto in altri Comuni, anche a Campi il Partito Democratico insieme alla Lista Emiliano Fossi Sindaco hanno avanzato formalmente la richiesta di insignire la senatrice a vita Liliana Segre della cittadinanza onoraria. A spiegarne le motivazioni sono i rispettivi capi gruppo Lorenzo Galletti e Andrea Stefanini: “Le ignobili minacce di […]

CAMPI BISENZIO – Come già avvenuto in altri Comuni, anche a Campi il Partito Democratico insieme alla Lista Emiliano Fossi Sindaco hanno avanzato formalmente la richiesta di insignire la senatrice a vita Liliana Segre della cittadinanza onoraria. A spiegarne le motivazioni sono i rispettivi capi gruppo Lorenzo Galletti e Andrea Stefanini: “Le ignobili minacce di cui è stata vittima la Segre e che l’hanno costretta a vivere sotto scorta, unitamente alle recenti scoperte della fondazione di gruppi neo nazisti sparsi nel territorio nazionale ed anche in Toscana, evidenziano la riemersione di idee razziste e discriminatorie, all’interno di una crescente spirale di odio, intolleranza, fascismo e antisemitismo che non può lasciare indifferenti. Per questo, durante la seduta del consiglio comunale del 7 novembre scorso abbiamo proposto all’aula di alzarsi e tributare un applauso alla senatrice, quell’applauso che era mancato pochi giorni prima nell’aula del senato e che ha, invece, visto uniti i consiglieri campigiani”. “Dopo aver avanzato la proposta in conferenza capigruppo, – aggiungono – è stata messa a punto una mozione che sta piano piano ricevendo l’assenso di alcune forze politiche con l’obiettivo di giungere alla sottoscrizione di tutti i gruppi. La mozione chiede infine di organizzare un evento unico, insieme alle scuole e agli altri territori che stanno agendo in questa direzione, per la consegna della cittadinanza alla Segre, verso la quale il consiglio comunale invia un messaggio di stima e di profonda solidarietà per le ignobili aggressioni di cui è stata oggetto ed il profondo rispetto per la sua storia personale che la rende preziosa testimone di una tragedia, l’Olocausto, sul quale non è tollerabile alcun revisionismo, negazionismo o sottovalutazione”. “La storia della nostra comunità – concludono – è storia di impegno nel combattere l’intolleranza e il razzismo, l’antisemitismo e le politiche che si basano sull’istigazione all’odio, oggi è necessario ribadire quanto certe azioni e certe parole siano lontane dal sentimento della comunità locale che affonda le sue radici nei valori dell’antifascismo”.