CAMPI BISENZIO – “Sul palco del 1 maggio, a Sesto Fiorentino, il sindaco di Campi Bisenzio, Andrea Tagliaferri, in maniera irrispettosa di una piazza unitaria, ha voluto mettersi la casacca di uno solo dei sindacati confederali, sponsorizzando questioni non condivise da tutti. Il suo è tato un intervento fuori luogo e fuori contesto”: a dirlo è il segretario generale Cisl Firenze-Prato, Fabio Franchi, dopo la giornata del 1 maggio in una delle piazze che Cgil, Cisl e Uil territoriali avevano scelto per celebrare la festa dei lavoratori, invitando anche i primi cittadini della Piana a portare il loro saluto. “Al di là delle diverse sensibilità – dice Franchi – il 1 maggio voleva e doveva essere un momento vero e responsabile di unità fra Cgil, Cisl e Uil, in cui il tema “Costruiamo insieme un’Europa di pace, lavoro e giustizia sociale”, rilanciava sui grandi temi un impegno comune, in questo periodo così buio per l’Europa e per il mondo. Questo era ed è stato lo spirito in tante piazze della Toscana e d’Italia, quello di unire tutte le forze per chiedere alla politica risposte forti ai bisogni della collettività, tutele rispetto al dramma dell’impoverimento dei lavoratori e delle loro famiglie”.
E ancora: “Un sindaco, che rappresenta tutti i cittadini, avrebbe dovuto incoraggiare questa prospettiva, valorizzarla e ringraziare i sindacati confederali dell’impegno. Invece Tagliaferri ha scelto di impostare un intervento divisivo, pubblicizzando il referendum promosso dalla sola Cgil, e cavalcando disinformazione e ignoranza sul salario minimo. Il rappresentante di un’istituzione pubblica dovrebbe entrare in punta di piedi, in una iniziativa di Cgil, Cisl e Uil, che gli hanno offerto il palco come rappresentante dei cittadini e non per un comizio di parte. Avrebbe dovuto rispettare il messaggio e il tema da loro scelto, invece di utilizzare quel palco per considerazioni di parte e molto approssimative. A Tagliaferri raccomandiamo in futuro uno stile e una misurazione delle proprie parole nel rispetto vero del mondo del lavoro, dell’autonomia e dell’identità delle organizzazioni sindacali e dei bisogni della gente”.
Da parte sua l’associazione Campi a Sinistra ci tiene a ribadire che “il nostro sindaco ha da sempre dimostrato grande vicinanza e sensibilità al tema del lavoro e alle diverse sigle sindacali; pertanto i suoi appelli dettati da una maggiore attenzione ai temi riguardanti i lavoratori, possono esserne solo la riprova. Stessi argomenti trattati nel suo discorso del 1 maggio, in cui ha ribadito l’importanza di riequilibrare i rapporti di forza tra lavoratori e aziende anche attraverso i referendum proposti dalla Cgil che vanno nel merito di alcuni aspetti che hanno contribuito in questi anni a rendere la classe lavoratrice più debole e instabile. Troviamo quindi pretestuose le accuse del segretario Cisl che con le sue affermazioni mina lui stesso l’unità dei sindacati e continua con la strada che, in questi ultimi anni, ha impoverito i lavoratori. Una strada che porta ad avere paura di rivendicare maggiori tutele e garanzie”.
“Con l’occasione – aggiungono – ricordiamo i temi trattati dai referendum della Cgil, che invitiamo anche noi a firmare, prevedono: abrogazione delle norme che impediscono il reintegro al lavoro in caso di licenziamenti illegittimi; abrogazione delle norme che facilitano i licenziamenti illegittimi nelle piccole imprese; abrogazione delle norme che hanno liberalizzato l’utilizzo del lavoro a termine; abrogazione delle norme che impediscono, in caso di infortunio sul lavoro negli appalti, di estendere la responsabilità all’impresa appaltante Quindi, attaccare il nostro sindaco dicendo che egli invitando la gente a firmare questi referendum, vuole rovinare l’unità dei sindacati, è un fatto gravissimo. Al contrario, questi quesiti serviranno ai sindacati per tornare a dare voce ai lavoratori. O forse crede che queste tematiche non siano di primario interesse dei lavoratori?”.
“Nel suo discorso – concludono – il sindaco ha parlato della sicurezza del lavoro, contro un lavoro precario e povero, contro la disoccupazione, per un orario che sia ridotto ed equo e che permetta a tutti di lavorare, contro un lavoro non sicuro e mortale, contro un lavoro povero, motivo per cui occorre sancire il salario minimo anche in Italia. La difesa del lavoro e dei lavoratori deve essere al centro delle politiche, così come i padri e le madri costituenti hanno sancito fin dall’articolo 1 della nostra Costituzione su cui si basa la nostra repubblica antifascista. Non solo, il sindaco ha ribadito l’importanza della pace e del disarmo, a tutela della popolazione civile di tutto il mondo. Ci dispiace vedere come non si apprezzino persone che la politica la fanno con il solo interesse di migliorare la vita dei cittadini e la società. Sugli inopportuni inviti per il futuro da parte del segretario Cisl, sorvoliamo, dato che da sempre ci siamo contraddistinti per serietà e coerenza, a differenza di qualcun altro”.