Cinesi di rientro dal Capodanno, Forza Italia: “La Regione ha adottato misure di prevenzione?”

FIRENZE – Non si placano le polemiche, a livello politico, sul rientro di 2.500 cittadini cinesi dalla Cina dopo i festeggiamenti per il Capodanno. “Per la precisione – si legge in una nota di Forza Italia Firenze, che chiede risposte alla Regione – 2.000 su Prato, 500 su Firenze stando a quanto riferito dal console […]

FIRENZE – Non si placano le polemiche, a livello politico, sul rientro di 2.500 cittadini cinesi dalla Cina dopo i festeggiamenti per il Capodanno. “Per la precisione – si legge in una nota di Forza Italia Firenze, che chiede risposte alla Regione – 2.000 su Prato, 500 su Firenze stando a quanto riferito dal console cinese”. Non a caso, Jacopo Cellai, capo gruppo a Palazzo Vecchio e coordinatore cittadino, Tommaso Villa, vice-coordinatore, ed Elio Ferlaino, responsabile del Dipartimento sanità azzurro, esprimono preoccupazione per la poca chiarezza su questi rientri e sul comportamento della Regione: “Quando si parla di un rischio potenziale per la salute dei cittadini occorre la massima attenzione. Vogliamo conoscere cosa ha fatto la Regione per controllare queste persone rientrate rapidamente nel nostro territorio”. “In tutto il mondo le autorità sanitarie si stanno attivando per prevenire la diffusione del virus. Ricordiamo che l’OMS ha dichiarato il Coronavirus ‘un’emergenza di salute pubblica di preoccupazione internazionale’ che costituisce ‘un rischio per la salute pubblica per altri stati attraverso la diffusione internazionale della malattia’. E’ opportuno, quindi, che non solo a livello nazionale e internazionale ma anche a livello regionale siano approntate tutte le misure necessarie per prevenire la diffusione e per garantire una corretta informazione sulla malattia in modo da evitare allarmismi”. Stefano Mugnai, vice-presidente del gruppo di Forza Italia alla Camera e coordinatore regionale, ed Erica Mazzetti, deputata toscana, hanno presentato un Question Time in Aula alla Camera dei Deputati per chiedere maggiore chiarezza da parte del Ministero della Salute sulla vicenda.