SESTO FIORENTINO – Dal 7 gennaio per altre quattro pomeriggi i terrà all’Auser di via Pasolini “Chi tace sta zitto! Le domeniche del Nuti” appuntamenti curati da Alessandro Brandi e dedicati all’attore e regista pratese scomparso recentemente. La rassegna cinematografica dedicata a Nuti sarà ad ingresso libero e inizierà alle 16.30. Il 7 gennaio “Madonna che silenzio c’è stasera”, il 14 sarà la volta di “Son contento”, e poi seguiranno il 21 gennaio “Io Chiara e lo Scuro”, il 28 gennaio “Caruso Pascosky (di padre polacco)” e infine il 4 febbraio sarà la volta di “Willy Signori e vengo da lontano”. Alessandro Brandi ci racconta come è nata l’idea.
Come nasce l’idea di “Chi tace sta zitto”?
L’idea nasce dall’essere “fan” di Francesco Nuti. Oltre a me, devo ovviamente citare l’altro grande “fan” di Francesco, che è il presidente dell’Auser: Pier Luigi Pettini, che ha fortemente voluto questo progetto. Aggiungo che per la mia generazione Francesco Nuti è stato un “faro”, una “guida”, il “toscanaccio” che ha avuto successo, che arriva addirittura a Sanremo! Ricordo i miei inizi da ragazzo dove dopo aver fatto circa una ventina di corti in pellicola Super 8, feci un primo video auto-prodotto nel 1991, intitolato: “Vince la Sera”. Il soggetto era chiaramente ispirato al suo stile. Lo imitavo già allora.
Come si articolano gli incontri?
Gli incontri sono 5 in totale a partire da dopo le feste di Natale, proseguono per tutto Gennaio 2024 e terminano la prima domenica di Febbraio 2024. Con inizio alle 16.30 presso la Sala Conforti dell’Auser di Sesto Fiorentino, ad ingresso libero, ogni domenica, ribattezzate come: le domeniche del Nuti. Presento il film con aneddoti e curiosità sulla vita di Francesco Nuti, visioniamo la pellicola e infine la commentiamo amichevolmente. I film scelti sono: “Madonna che silenzio, c’è stasera”, “Son Contento”.
Secondo lei cosa c’è di originale nel cinema di Francesco Nuti?
Mi sbilancio e mi prendo la responsabilità di questa risposta, che per molti può sembrare esagerata, ma, Francesco Nuti era un “genio”. Era bravo in tutto. Da giovane ha giocato a calcio con Paolo Rossi nelle giovanili della Fiorentina, un campione a biliardo, un attore eccezionale. Prima del cinema faceva recital da solo in teatro. Un ottimo cantante (vedi Sanremo‘88 il Sanremo dei tanti big). Ma, sempre mia opinione, il suo meglio lo ha dato da regista. Arrivava a girare una scena con già tutto chiaro nella sua mente: dagli attori all’inquadratura, al movimento della macchina da presa, alla musica che già aveva scritto e cantato in precedenza. Sensazionale.
Nelle città sono sempre meno i cinema, anche se non è così a Sesto Fiorentino, secondo te quali sono i motivi?
Credo che post-pandemia, ci sia stata una rivoluzione per il Cinema, ma vale anche per il Teatro, molto meno pubblico, alla ripresa degli spettacoli e l’offerta a livello televisivo è altissima e di qualità. Tante reti e non le cito per evitare pubblicità, ma, non ne hanno bisogno, offrono serie intere di telefilm, cicli di film tematici come il “giallo” o la “fantascienza”, biografie di registi, cicli di attori. E torno a Francesco Nuti, la nostra rassegna è per non farlo finire nel dimenticatoio. Mi ha fatto molto dispiacere nei giorni successivi non vedere passare in televisione i suoi film, anche uno in tarda serata. Mi unisco all’appello di Elena Sofia Ricci, che ironicamente ha affermato: “Scusate, ma un mio film in onda in questi giorni? “. La frase la “fa dire” a Francesco Nuti, stesso. Ovviamente il suo è uno sfogo, perché la morte dell’attore avvenuta il 12 giugno è passata nettamente in secondo piano.
In programma ci sono altri progetti di collaborazione con l’Auser Sesto Fiorentino?
Sì, ci sono altri progetti in cantiere con l’Auser che può avere lo spazio della Sala Conforti per letture teatrali o monologhi, ma, vorrei sfruttare meglio il giardino in estate che ha un potenziale incredibile. Abbiamo già fatto un paio di serate con apericena e spettacolo di buon successo e proseguiremo nell’Estate 2024. Mi piacerebbe tornare a fare: “Una Cena con Delitto” e anche una serata “Karaoke” per tutte le età. Poi ci sono i “sogni nel cassetto”, ma, per quelli servono fortuna, congiunzioni astrali, attimi fuggenti, vediamo cosa ci porta il 2024, io sono qui.