Cena di Raffaello: via alla settima edizione

SIGNA – Manca poco, ormai, alla settima edizione della “Cena di Raffaello”, organizzata dalla Gaillardo a favore della Pollicino Onlus, che ogni anno ospita per un mese a Signa i bambini provenienti dalla Bielorussia. Attraverso questo cena, infatti, in programma l’11 luglio allo stadio del Bisenzio a Signa e alla quale si può partecipare con […]

SIGNA – Manca poco, ormai, alla settima edizione della “Cena di Raffaello”, organizzata dalla Gaillardo a favore della Pollicino Onlus, che ogni anno ospita per un mese a Signa i bambini provenienti dalla Bielorussia. Attraverso questo cena, infatti, in programma l’11 luglio allo stadio del Bisenzio a Signa e alla quale si può partecipare con offerta libera, verranno raccolti i fondi per finanziare il progetto di accoglienza di 18 bambini di Chernobyl, permettendo loro di trascorrere un periodo “giocoso”, ma soprattutto all’insegna di visite e cure mediche. Quest’anno, per esempio, uno di questi bambini, Kiril, con gravi problemi alla vista, sarà visitato dal professor Walter Capobianco. La serata, che verrà presentata da una “coppia rosa”, Gaia Nanni e Carlotta Romualdi, sarà ricca di premiazioni a livello sportivo e non solo; saranno poi presenti Lady Radio e le telecamere di Toscana Tv. A presentare l’evento, questa mattina, Beppe Bonardi, presidente della Pollicino Onlus, e Marinella Fossi, assessore allo sport e alle pari opportunità del Comune di Signa. Quella di giovedì prossimo, inoltre, sarà anche l’occasione per ricordare Andrea Catarzi, vice-presidente della Pollicino Onlus, scomparso prematuramente lo scorso settembre. E ogni presente riceverà un “libriccino”, a cura di Giulia Catarzi, che ripercorre i momenti più belli e significativi di questo grande progetto di solidarietà. La “Cena di Raffaello” è ormai un appuntamento fisso che riesce a riunire ogni volta quasi mille persone, dando vita ad una serata coinvolgente, piacevole e ricca di sorprese. Tutto merito della forza di volontà di tantissime persone, a partire da Raffaello Rossi, la sua famiglie e i suoi collaboratori; ed ancora il grande aiuto del Comune di Signa e di numerose associazioni di volontariato del territorio.

Giusy Lavia