SESTO FIORENTINO – Imparare le lingue straniere e conoscere le tradizioni e le diverse culture. Con questo obiettico anche quest’anno la scuola secondaria di primo grado Guido Cavalcanti ha ospitato Eric Hermann Siake e Pierre Tsapgueu Sonna, due camerunensi che studiano e lavorano in Italia e che si prodigano per diffondere la cultura africana. La giornata è stata dedicata alla promozione della lingua francese e della cultura dell’Africa francofona. Gli ospiti africani appartengono all’etnia Bamiléké (Camerun Occidentale). “La scelta di questo tipo di attività – dicono gli insegnanti – che già da vari anni viene presentata alla scuola Cavalcanti, ha un doppio valore formativo, in quanto da un lato migliora la conoscenza della cultura francofona (che non è soltanto Parigi o la Francia), dall’altro vuole stimolare interesse e curiosità verso una cultura diversa che forse, a tutt’oggi, non è ancora molto conosciuta e spesso ancora troppo legata a facili stereotipi su meri concetti di povertà e arretratezza”.
L’esperienza è piaciuta agli alunni. “Gli alunni hanno accolto questa attività con grande entusiasmo – dicono gli insegnanti – e ciò ha permesso di indirizzare il senso critico dell’alunno verso una visione di ‘relativismo culturale’ che dovrebbe essere alla base della formazione di ogni cittadino europeo. In particolare quest’anno, dopo un’introduzione storica legata al processo di insediamento della lingua francese in Camerun, sono state raccontate alcune tradizioni tipiche africane soffermandosi in particolare sull’importanza della danza, cercando di mostrare (sia attraverso dei video che con esempi pratici) come questa sia un aspetto fondamentale strettamente legato a diverse circostanze della vita collettiva, e sottolineando quindi come i diversi rituali coreografici non rappresentano una mera attività ricreativa ma appartengono al tessuto stesso della vita sociale camerunense e africana in generale”. Gli alunni hanno sperimentato il significato di quanto spiegato e, indossando costumi tipici e improvvisando l’uso di qualche strumento musicale tradizionale, hanno provato anche loro a cimentarsi in qualche passo di danza.
Foto inviate dalla scuola Cavalcanti