Cattivi odori: un drone per monitorare l’aria di Settimello

CALENZANO – Un drone per monitorare l’aria di Settimello. Da aprile nel cielo volerà il drone dotato di speciali sacche per eseguire campionamenti e acchiappare le sostante presenti nell’aria. Lo ha deciso la giunta comunale in accordo con Publiacqua per arrivare a capire l’origine delle maleodoranze presenti nell’aria. Il monitoraggio rientra tra i vari progetti […]

CALENZANO – Un drone per monitorare l’aria di Settimello. Da aprile nel cielo volerà il drone dotato di speciali sacche per eseguire campionamenti e acchiappare le sostante presenti nell’aria. Lo ha deciso la giunta comunale in accordo con Publiacqua per arrivare a capire l’origine delle maleodoranze presenti nell’aria. Il monitoraggio rientra tra i vari progetti del Comune sulla qualità dell’aria, in collaborazione con enti, Università e cittadini, che si aggiungono agli strumenti pianificatori, come il Piano di azione comunale per la qualità dell’aria.

“Si tratta di un progetto sperimentale e innovativo – spiega l’assessore all’ambiente Irene Padovani – e siamo soddisfatti che Calenzano sia stata coinvolta. I monitoraggi saranno eseguiti a Settimello, dove saranno individuate delle ‘sentinelle’ volontarie che segnaleranno ai referenti del progetto il verificarsi di eventuali odori. In zona sarà anche installata una strumentazione fissa di monitoraggio della qualità dell’aria”.

L’obiettivo è di procedere con misurazioni anche con questo progetto sperimentale per poter caratterizzare l’aria nella zona di Settimello in occasione di episodi di cattivi odori e avere un quadro più approfondito delle eventuali sorgenti odorigene. Sono cinque i progetti di controllo di qualità dell’aria realizzati negli ultimi sei anni con vari enti di ricerca, come Arpat e Università di Firenze. Da tutti i progetti è emerso che i valori della qualità dell’aria e, nel caso di Settimello anche in concomitanza con le maleodoranze, risultano inferiori ai limiti di legge.

I monitoraggi sono iniziati sei anni fa. Nel corso del tempo sono stati messi in atto vari progetti tra cui, nel 2018 e nel 2019, i “nasi umani” alcuni residenti disponibili a segnalare eventuali cattivi odori. Le schede compilate dai segnalatori sono state trasmesse ad Arpat che ha analizzato i risultati. E poi una centralina Arpat in via Baldanzese da gennaio 2020 a marzo 2021 per verificare la concentrazione degli inquinanti in atmosfera. Nel 2020 il Comune ha sottoscritto un accordo di ricerca con il Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università degli Studi di Firenze per effettuare un’analisi dettagliata sullo stato dell’aria, in particolare sull’inquinante atmosferico Pm10. A partire dal 2020 è stata avviata una collaborazione con uno studio di biologi per il biomonitoraggio lichenico di un’area che comprende varie zone cittadine, tra cui Settimello. Infine, il quinto progetto, di natura sperimentale, è stato attivato nell’ambito di un accordo di ricerca con il Laboratorio per l’innovazione e per l’applicazione della robotica nel monitoraggio degli ambienti naturali, di vita e di lavoro, in partnership tra PIN e Unifi, che ha coinvolto un gruppo di cittadini volontari che hanno ricevuto dei dispositivi di campionamento dell’atmosfera. Nei campioni è stata riscontrata la presenza di composti come benzene, etilbenzene e toluene, sempre a concentrazioni inferiori alle soglie di allarme ambientale che non possono ritenersi responsabili della percezione dell’odore.