Cassa integrazione in deroga per i lavoratori: Confprofessioni Toscana firma l’accordo quadro con la Regione

FIRENZE – Cassa integrazione in deroga: Confprofessioni Toscana firma l’accordo quadro promosso dalla Regione che si propone di ridurre gli impatti negativi per i lavoratori e i datori di lavoro conseguenti all’adozione delle misure urgenti di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica Covid-19. L’accordo prevede che possano fare richiesta di Cigd tutti i datori di lavoro del settore […]

FIRENZE – Cassa integrazione in deroga: Confprofessioni Toscana firma l’accordo quadro promosso dalla Regione che si propone di ridurre gli impatti negativi per i lavoratori e i datori di lavoro conseguenti all’adozione delle misure urgenti di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica Covid-19. L’accordo prevede che possano fare richiesta di Cigd tutti i datori di lavoro del settore privato, esclusi quelli di lavoro domestico. “La Cigd – si legge in una nota – è concessa a beneficio dei lavoratori dipendenti di unità produttive ubicate in Toscana che siano sospesi dal lavoro o effettuino prestazioni di lavoro a orario ridotto per contrazione o sospensione dell’attività produttiva. La domanda può essere presentata dai datori di lavoro per i quali non trovino applicazione le tutele previste dalle vigenti disposizioni in materia di sospensione o riduzione di orario”. Per ciascuna unità produttiva la Cigd può essere concessa con decorrenza dal 23 febbraio fino al 30 giugno per un periodo non superiore a 63 giorni. Il trattamento può essere concesso ai lavoratori subordinati con qualunque forma contrattuale, con qualifica di operai, impiegati e quadri, compresi gli apprendisti. Le autorizzazioni per la Cigd saranno effettuate dalla Regione in base alle risorse disponibili. “Siamo davvero soddisfatti per il nostro coinvolgimento, da parte dell’assessore Grieco e della Regione Toscana che ringraziamo, nella firma di questo accordo quadro. Così – commenta il presidente di Confprofessioni Toscana, Ivo Liserani – si riconosce il ruolo fondamentale che rivestono gli studi professionali anche sotto il profilo occupazionale e si dà valore alla rappresentanza sindacale esercitata da Confprofessioni”.