LASTRA A SIGNA – Per “Casa Don Lelio”, la struttura di accoglienza della parrocchia di Santa Maria a Castagnolo che fa parte della rete di ospitalità dell’Ospedale Pediatrico Meyer, è tempo di bilancio. Economico ma soprattutto “umano” in merito all’attività svolta nel corso del 2016. Infatti, se da un lato la parte gestionale si è chiusa con un attivo di 3.607 euro (80.828 euro di proventi a fronte di 77.221 euro di oneri), aspetto sicuramente importante, dall’altro il 2016 ha rappresentato per “Casa Don Lelio” un anno davvero importante, che ha consolidato il ruolo della struttura di Lastra a Signa all’interno della rete di ospitalità dell’ospedale Meyer. Tre, in modo particolare, gli elementi alla base di una crescita che è stata sottolineata da più parti con soddisfazione: l’adeguamento dei posti letto a disposizione delle famiglie, passati da sedici a venti con una camera in più; il potenziamento dell’assistenza delle famiglie più in difficoltà; il servizio di trasporto per le famiglie che non dispongono di un mezzo autonomo (per un totale di 346 servizi e circa 10.000 chilometri percorsi nei dodici mesi). Insieme a tutto ciò l’apertura delle porte della struttura al mondo delle associazioni genitori collegate al Meyer, permettendo così l’organizzazione di numerose giornate nel salone delle feste e nel verde che circonda la casa accoglienza. Insomma, numeri importanti, certificati ulteriormente dalle 483 persone accolte nel corso dell’anno, con un incremento dell’85% rispetto al 2015; 130 i piccoli pazienti ospitati, a conferma del sempre maggiore ricorso al ricovero in “day hospital”. A fare da collante la comunità lastrigiana che, con tanti, piccoli gesti di solidarietà quotidiana, “rappresenta – spiegano da “Casa Don Lelio”, gestita dal diacono Paolo Bendinelli e dalla moglie Stefania, che vivono in una zona autonoma della struttura – uno degli aspetti caratterizzanti di questa esperienza di accoglienza”. Il risultato è stato il contenimento dei costi generali, traguardo raggiunto grazie anche alle mille presenze garantite dai volontari e ai molteplici, piccoli – ma al tempo stesso importanti – progetti realizzati con i costi sostenuti direttamente da enti e privati. Senza mai perdere di vista quello che è l’obiettivo principale, ovvero far sentire “a casa” tutte quelle famiglie che, loro malgrado, sono chiamate a vivere un momento complicato, legato al percorso sanitario dei propri figli.
“Casa Don Lelio”, bilancio di un 2016 più “ricco”. Soprattutto dal punto di vista umano
LASTRA A SIGNA – Per “Casa Don Lelio”, la struttura di accoglienza della parrocchia di Santa Maria a Castagnolo che fa parte della rete di ospitalità dell’Ospedale Pediatrico Meyer, è tempo di bilancio. Economico ma soprattutto “umano” in merito all’attività svolta nel corso del 2016. Infatti, se da un lato la parte gestionale si è […]
