CAMPI BISENZIO – Una casa per accogliere donne sole con figli: è Casa Aurora, la casa famiglia inaugurata questa mattina a Campi Bisenzio, una struttura che mette a disposizione 21 posti letto ed è stata trasferita da Sesto Fiorentino, aperta da anni, per consentire l’ampliamento del servizio di accoglienza. Si tratta di una palazzina con spazi esterni dove sono stati attrezzati anche un piccolo orto e un giardino. “Siamo molto contenti di questa nuova struttura – dichiara il sindaco Emiliano Fossi – perchè così siamo davvero in grado di quadrare il cerchio del ‘sistema minori’; sul nostro territorio attualmente operano tre strutture capaci di intervenire in tutte le fasi della vita del minore: Casa Aurora va infatti ad aggiungersi al Centro Canapè e alla più recente Le Viole. Sono strutture che grazie anche al prezioso sostegno della Società della Salute, sono in grado di intervenire sul territorio rappresentando un arricchimento per tutta la comunità”.
Oggi Casa Aurora ospita tre nuclei familiari, costituiti da 11 persone di cui 8 bambini e 3 donne. Grazie a una convenzione per progetti abitativi assistiti realizzata con la Società della Salute della zona fiorentina nord ovest, la gestione di Casa Aurora è affidata alla Cooperativa Sociale Chicco di grano Onlus che dal 2014 a oggi ha ospitato, presso le due Case Famiglia (Casa Stella nel Comune di Scandicci e Casa Aurora) 25 donne e 46 bambini. La Cooperativa lavora a stretto contatto con il personale dei servizi sociali della Società della Salute e svolge un servizio di sostegno alla genitorialità con percorsi di rieducazione o affidamenti familiari temporanei con l’obiettivo di arrivare al ricongiungimento con i figli.
Gli educatori di Chicco di grano onlus offrono anche supporto scolastico ai minori, entrando in relazione con la scuola che frequentano i bambini, occcupandosi dell’inserimento negli asili nido del territorio e curando progetti specifici sul teatro, l’arte e lo sport per i bambini e le bambine ospiti. Molta importanza nel lavoro quotidiano della Cooperativa viene data anche all’inserimento lavorativo, alla preparazione del curriculum e all’orientamento al lavoro.
“Fra i soggetti più fragili presenti nella nostra società – dichiara il presidente della SdS zona fiorentina nord ovest, Enrico Panzi – ci sono donne, madri e minori che hanno avuto fin qui percorsi di vita molto complicati e talvolta addirittura negati. A queste persone serve prima di tutto un po’ di tranquillità, e poi un modo per ripartire senza le loro paure. L’insieme di queste pratiche – conclude Panzi – si definisce a bassa intensità assistenziale, dove cioè il sostegno serve soprattutto a ritrovare il proprio posto nel mondo e la nostra SdS crede molto in progetti di questo tipo e nelle strutture che li ospitano. Ogni inaugurazione è un arricchimento per il territorio e per la nostra idea di comunità”.
Nella casa sono ospitate donne con figli che per vari motivi da quelli economici a quelli sociali, si sono trovate in difficoltà. La rete territoriale di supporto che si è costituita in questi anni prevede collaborazioni, quando necessario, anche con i Se.r.T. (Servizio Tossicodipendenze). Tra educatori, animatori, addetti di base e coordinatrice sono 7 le persone che vi operano e sono reperibili 24 ore su 24, da lunedì a domenica. La notte la Cooperativa garantisce la presenza fissa di un operatore. La permanenza in struttura degli ospiti può andare da un minimo di 3 mesi fino a un massimo di un anno e mezzo per casi più complessi.