Cartolandia, dopo 26 anni di storia e storie, si cambia. In vendita l’attività

SIGNA – Non è semplice scrivere in maniera distaccata di cose che fanno parte della propria vita e quindi stavolta racconterò una storia, che fa parte della mia famiglia e, penso, anche un po’ della vita quotidiana di Signa. Cartolandia, negozio di cartoleria e articoli da regalo, ha iniziato la sua avventura nel gennaio del […]

SIGNA – Non è semplice scrivere in maniera distaccata di cose che fanno parte della propria vita e quindi stavolta racconterò una storia, che fa parte della mia famiglia e, penso, anche un po’ della vita quotidiana di Signa.

Cartolandia, negozio di cartoleria e articoli da regalo, ha iniziato la sua avventura nel gennaio del 1992. La “bottega” come l’ho sentita chiamare tante volte, era in via De Gasperi, nella zona della scuola media Paoli e della materna. Dietro il bancone Lucia Cecconi e Chiara Gentilini, appena uscita dalle scuole superiori. Non venivano da una famiglia di commercianti e hanno imparato un mestiere, con impegno. Come avevo annunciato, la storia mi è familiare, dato che sono mia mamma e mia sorella.

Negli anni il negozio ha visto passare tantissime persone e famiglie, soprattutto bambini e ragazzi per le prenotazioni dei libri scolastici. E’ stato bello e divertente a distanza di anni incontrare delle persone, adesso a loro volta insegnanti, genitori, che ho visto uscire da Cartolandia con i libri scolastici o con la matita H2 per educazione tecnica. E’ entrato letteralmente un paese intero, dentro quel negozio, con storie e racconti. Ricordo i ragazzi prima della campanella che passavano a prendere i fogli a protocollo per un compito in classe (e sì, toccava anche a me) e si sfogavano se avevano paura di non essere preparati. Oppure chi entrava a scegliere un gioco o un regalo per amici, con cura. Il lavoro in un negozio di paese non è solo battere delle cifre su uno scontrino, spesso è ascoltare e comunicare con chi entra e racconta di sé. E questo, anche se posso essere di parte, Lucia e Chiara lo hanno sempre fatto. Nel 2010 Cartolandia si è trasferito in via Giovanni XXIII, di fronte alla Pieve e a prendere le redini è stata Chiara.

Sono passati gli anni, le storie cambiano e anche Cartolandia vivrà un’altra storia. L’attività è stata messa in vendita ed è iniziata la svendita totale. Il 31 marzo sarà l’ultimo giorno di lavoro “in bottega” per Chiara, nel frattempo diventata mamma. La nostalgia c’è, dopo 26 anni di percorso, ma le auguro che saprà inventarne uno nuovo per sé e sono certa che saprà farlo. Anche a Cartolandia auguro una nuova avventura, perché quell’insegna fa parte della mia storia e credo anche un po’ di Signa.