CAMPI BISENZIO – In attesa di sapere chi sarà il suo successore (per il nome del quale dovrebbe essere questione di ore) e fargli gli auguri di buon lavoro, Campi Bisenzio saluta il “suo” comandante. Dopo cinque anni alla guida del Comando, infatti, Francesco Frutti sarà il nuovo dirigente di Polizia locale dei Comuni che fanno parte dell’Unione della Valdera: Bientina, Buti, Calcinaia, Capannoli, Casciana Terme, Lari, Chianni Palaia e Pontedera.
L’occasione, quindi, per tracciare un bilancio del lavoro portato avanti in questo lustro, arco di tempo in cui non sono certo mancate le difficoltà…
“Sono stati anni impegnativi e “sfidanti”, anni in cui abbiamo avuto a che fare con il Covid, la protesta della Gkn, il commissariamento del Comune, la protesta di Mondo Convenienza e, infine, l’alluvione. Anni, però, in cui c’è stata una crescita, personale e professionale, oltre che del sottoscritto, di tutto il Corpo di Polizia municipale. Anni in cui siamo riusciti a raggiungere gli obiettivi che ci eravamo prefissati: il rinnovamento del parco mezzi, l’utilizzo delle divise operative, la digitalizzazione delle procedure sanzionatorie e il ringiovanimento, con il conseguente abbassamento dell’età media, degli agenti, che adesso sono 35 in un Comune che ne necessiterebbe, per il numero di residenti, almeno 50”.
Dal punto di vista umano che quinquennio è stato?
“Molto importante, che mi ha consentito di instaurare ottimi rapporti con tutto il mondo associativo del volontariato, penso a Misericordia, Pubblica Assistenza e Fratellanza Popolare; ma anche con le associazioni sportive e le parrocchie. Con un dettaglio che mi preme sottolineare, ovvero che, rispetto al passato, è stato fondamentale riattivare una collaborazione reciproca con chi è parte attiva nella comunità di Campi Bisenzio”.
E per quanto riguarda gli agenti che l’hanno coadiuvata nel lavoro?
“Sono fiero e orgoglioso dei miei agenti. Per rispondere alla sua domanda voglio tornare ai giorni drammatici dell’alluvione, quando si sono contraddistinti per interventi che andavano oltre il “normale” servizio, come il supporto alla popolazione h24 che, in alcuni casi, li ha portati anche a salvare delle vite umane. Se vogliamo fare un altro esempio tangibile, andando a ritroso nel tempo, è stato il periodo del Covid: non si sono mai tirati indietro, rischiando “sulla loro pelle” a causa della possibilità di restare contagiati. Senza dimenticare la crescita di tanti rapporti umani, anche con persone che per me erano sconosciute”.
Ha qualche rimpianto?
“Non essere riuscito a eliminare almeno per un anno gli incidenti mortali sul territorio, proprio perché quello della sicurezza stradale era – e resta – uno dei miei principali obiettivi. Tutto ciò unito al dispiacere di lasciare Campi Bisenzio, che non è poco, visto che è il Comune in cui vivo. Ma, al tempo stesso, sono fortemente stimolato dalla nuova esperienza che mi aspetta, una sfida impegnativa e importante, con l’auspicio che sia alla base di un ulteriore accrescimento professionale e che mi consentirà di cimentarmi con realtà completamente diverse da questa. In ultimo voglio rivolgere un ringraziamento ai sindaci con cui ho avuto a che fare fino a oggi, Emiliano Fossi e Andrea Tagliaferri. Ma soprattutto agli ufficiali e agli agenti, agli uomini e alle donne del Corpo di Polizia municipale di Campi Bisenzio, senza i quali non sarebbe stato possibile svolgere l’ottimo lavoro che ha contraddistinto questi cinque anni”.
Per una volta mi sia concesso: in attesa di stringere la mano al nuovo comandante di Polizia municipale (con il quale l’auspicio è che ci sia un rapporto proficuo di collaborazione così come è stato con chi lo ha preceduto), voglio spendere alcune parole sia per il comandante Frutti che per l’amico Francesco, con cui abbiamo condiviso anche dei momenti, belli e importanti, sicuramente non inerenti alla vita professionale di entrambi. Ma originati da un rapporto reciproco di stima e fiducia. Con l’augurio, sincero, che i prossimi anni siano forieri di soddisfazioni, ma soprattutto di “rapporti umani belli”, degni di questo nome, così come è stato in questi cinque anni. Vorrà dire cheil prossimo sigaro lo fumeremo a Pontedera…
P.F.N.