Campi Bisenzio: Gandola (Pdl), “il Comune di Campi ha 72,4 milioni di debiti”

CAMPI BISENZIO – Il debito complessivo del comune di Campi ammonta a 72,4 milioni di euro. Lo afferma con un comunicato il consigliere comunale del Pdl Paolo Gandola che spiega come la cifra sia il frutto delle “nefaste vicende che portarono alla caduta del sindaco Alunni”. Da allora, racconta Gadola, l’indebitamento “comporta una cifra debitoria […]

CAMPI BISENZIO – Il debito complessivo del comune di Campi ammonta a 72,4 milioni di euro. Lo afferma con un comunicato il consigliere comunale del Pdl Paolo Gandola che spiega come la cifra sia il frutto delle “nefaste vicende che portarono alla caduta del sindaco Alunni”. Da allora, racconta Gadola, l’indebitamento “comporta una cifra debitoria pro capite di 1.648 euro. Ancor più, l’ammontare del debito elevato, che già di per sé dimostra come non vi sia stato alcun apprezzabile risanamento, è aggravato dall’impossibilità per gli anni a venire di contrarre nuovi prestiti bancari avendo già sforato il limite di indebitamento e dal ricorso dall’aumento delle imposte quali Tosap e Imu e dall’utilizzo improprio delle entrate correnti a carattere non ripetitivo come le multe e dall’utilizzo di entrate quali oneri di urbanizzazione e azioni di riacquisto di azioni o quote proprie da parte delle società partecipate”. Secondo Gandola non sarebbe vero “quanto vada affermando il aindaco” cioè che il bilancio sia stato risanato “in considerazione dapprima dell’aumento e non di una auspicata diminuzione delle spese correnti e in considerazione della sovrastima dei proventi dei permessi a costruire e delle sanzioni pecuniarie per violazione del codice della strada”.
“A fronte di tutto ciò – conclude Gandola che ipotizza una nuova ricandidatura di Chini alle prossime amministrative del 2013 – risulta essere evidente agli occhi di chiunque, noi tutti de Il Popolo della Libertà crediamo vi sia la necessità di imprimere un radicale cambiamento della situazione politica della nostra città. Un cambiamento politico che sovente dai campigiani stessi ci viene richiesto e che si realizzerà unicamente abbandonando l’egoismo e smettendo di credere alla false promesse di chi ci diceva di essere in grado di compiere un risanamento sia economico che politico. A Campi l’alternativa c’è e siamo noi”.