Campi Bisenzio: Daniela Morozzi racconta il mondo delle badanti

CAMPI BISENZIO – Dall’incontro con un videomaker e da quello con l’associazione Nosotras (che si occupa prevalentemente di donne immigrate) è nato lo spettacolo “Mangiare, bere, dormire. Storie di badanti e di badati” scritto da Daniela Morozzi e da Leonardo Brizzi e portato ieri sera, 7 luglio, sul palco della Festa del Pd nel giardino […]

CAMPI BISENZIO – Dall’incontro con un videomaker e da quello con l’associazione Nosotras (che si occupa prevalentemente di donne immigrate) è nato lo spettacolo “Mangiare, bere, dormire. Storie di badanti e di badati” scritto da Daniela Morozzi e da Leonardo Brizzi e portato ieri sera, 7 luglio, sul palco della Festa del Pd nel giardino della Rocca Strozzi. Daniela Morzzi, attrice nota anche al cinema (Ovosodo, Baci e abbracci per citare alcuni film di Paolo Virzì) e in Tv (Distretto di Polizia e Il commissario Manara) è tornata a teatro con uno spettacolo che racconta, ma soprattutto emoziona. In scena anche Leonardo Brizzi nel doppio ruolo di musicista e di attore e Maria Grazia Campus, voce intensa per narrare con la musica l’intensità e i colori del mondo. “Abbiamo raccolto le storie delle persone incontrate, quasi sempre donne, sempre bandanti – spiega Morozzi – cucite insieme dalla musica, dalle poesie di Alberto Bertoni e dalle immagini fotografiche di Massimo D’Amato. Le badanti, quasi sempre donne, sono quelle che entrano nelle nostre case, toccano, puliscono i nostri anziani, i nostri padri, le nostre madri e molte volte non sappiamo nulla di loro”. I testi, ai quali ha collaborato Valerio Nardoni, sono intercalati da canzoni e dati che forniscono un quadro della presenza “silenziosa” di questi nuovi protagonisti di molte famiglie italiane, “fantasmi” che accudiscono e aiutano vivendo silenziosi nell’indifferenza di chi non si preoccupa d’altro che di affidargli l’anziano non autosufficiente. “Dopo aver presentato lo spettacolo – spiega Morozzi – mi sono arrivate molte lettere, molte email da parte sia di badanti sia di badati e una signora, mi ha scritto di essersi resa conto dopo tanto tempo di non aver mai saputo da quale città provenisse la sua badante russa, e la domanda che le ha fatto dopo aver visto lo spettacolo è stata: ma tu da dove vieni?”. E anche ieri sera le storie delle molte donne rumene, albanesi, senegalesi, peruviane interpretate dalla Morozzi sono poi scese dal palco, come un soffio sono arrivate al cuore e alla mente del pubblico, facendolo riflettere, emozionare e capire. E qualcuno tornando a casa, forse, avrà visto con occhi diversi la badante e forse avrà avuto voglia di chiederle: ma tu, da dove vieni?