Calenzano: Mario Caciotti e la “svolta” del colore

CALENZANO – “Fui colpito da una mostra di opere di pittori tedeschi molto colorate e quando tornai a casa decisi di utilizzare anch’io i colori”. Erano gli anni Sessanta, racconta Mario Caciotti mentre mostra la galleria dei suoi lavori ospiti in una esposizione permanente nel Nuovo Palazzo comunale di Calenzano la cui inaugurazione si terrà […]

CALENZANO – “Fui colpito da una mostra di opere di pittori tedeschi molto colorate e quando tornai a casa decisi di utilizzare anch’io i colori”. Erano gli anni Sessanta, racconta Mario Caciotti mentre mostra la galleria dei suoi lavori ospiti in una esposizione permanente nel Nuovo Palazzo comunale di Calenzano la cui inaugurazione si terrà il 13 luglio alle 21.30. “La mia produzione è di circa 4mila opere – spiega l’artista calenzanese – e nelle sale del Comune sono presenti opere dipinte tra il 60 e l’80”. Esplosione di colore, pennellate di giallo, rosso che colpiscono e ammaliano lo spettatore e lo conducono nel parco del Neto dove gli alberi sembrano abbracciare i cromatismi improvvisi e composti, oppure nella vivacità delle feste paesane o nello sguardo di uno dei molti volti di persone note e familiari. Al quarto piano il corridoio del Nuovo Comune ospita una galleria di personaggi: c’è Giuliano, c’è Cirano e poi i figli di Caciotti e un suo autoritratto. “Mi colpì – racconta Caciotti – l’autoritratto di Van Gogh e la scelta che aveva fatto dei colori”. Erano il 1961 quando Caciotti decide di partecipare ad un a estemporanea a Siena. “Mi feci timbrare la tela – racconta – e incontrai il mio insegnante della scuola industriale Leonardo da Vinci che mi disse: o’te che ci fai qui, sono venuto per dipingere, risposi e così entrai in una chiesa e feci il quadro. Poi tornai a casa. Dopo una settimana mi arrivò l’assegno di 300mila lire”. La prima personale di Caciotti risale al 1958 a Firenze alla Galleria del Proconsolo. Esegue in più occasioni opere di destinazione pubblica e di soggetto religioso tra cui tele che arredano la sede centrale del SS. Sacramento in Vaticano, la via Crucis nel portico del santuario di Boccadirio e la chiesa di San Pio X a Livorno. Nel 1996 esce la monografia accolta nelle biblioteche dei musei Pecci di Prato, MoMA di New York e Prado di Madrid. Nel 2008 espone negli USA a Savannah (Georgia), presso il Museo Hurn di arte contemporanea, a Firenze al Museo della Specola.

Una carrellata sulla mostra di ritratti di Mario Caciotti: [youtube=http://www.youtube.com/watch?v=2pnOCJ4TqaA&feature=youtu.be]