Bullismo e cyberbullismo: un cortometraggio per dire un no deciso

SESTO FIORENTINO – Un cortometraggio per dire no al bullismo e al cyber bullismo. All’interno di un progetto che coinvolge anche diversi studenti della Piana. Le riprese iniziano lunedì 5 giugno alle 8, il titolo scelto è “I like you” e la location è quella dell’Istituto Agrario di Firenze. Il filmato, infatti, è prodotto dallo […]

SESTO FIORENTINO – Un cortometraggio per dire no al bullismo e al cyber bullismo. All’interno di un progetto che coinvolge anche diversi studenti della Piana. Le riprese iniziano lunedì 5 giugno alle 8, il titolo scelto è “I like you” e la location è quella dell’Istituto Agrario di Firenze. Il filmato, infatti, è prodotto dallo stesso istituto nell’ambito del progetto “Avviso ai naviganti”, che si inserisce nel Piano nazionale  per la prevenzione dei fenomeni di bullismo e cyber bullismo ed è finanziato dal Miur.La regia è di Domenico Costanzo (autore di diversi filmati a tematica sociale, lungometraggi cinematografici e co-autore di vari film di Leonardo Pieraccioni) mentre la sceneggiatura è scritta dallo stesso Costanzo con la collaborazione di Giovanni Salerno, psicologo e psicoterapeuta. Per quanto riguarda invece l’organizzazione, è a cura di Giovanna De Felice, Marcella Neri, Claudia Tarchiani e delle  professoresse Patrizia Di Virgilio, Vincenzina Cosentino ed Enza Tota. Il cast artistico è composto in parte da studenti e insegnati dell’istituto e dagli allievi della Scuola di Cinema Immagina di Giuseppe Ferlito. Significativo anche il tema affrontato, ovvero quello dell’uso distorto dei social network da parte dei giovani e della loro influenza nella costruzione della loro identità, “amplificando così – si legge in una nota – il potere dei feedback nella definizione della propria autostima. “Like ergo sum”, una società disinibita on line ma incapace di stabilire delle relazioni nel mondo reale. Meccanismi di omologazione emotiva che inibiscono l’empatia lasciando campo al cyber bullismo e ad altra forme estreme di “narcisismo mediatico” che portano a volte alcuni giovani a mettere a repentaglio la loro stessa vita”. Non a caso, il cortometraggio è dedicato a tutti i giovani  vittime di cyber bullismo, sottolineando il fatto che il mondo non è rovinato da chi fa del male ma da chi vede farlo e non fa niente.