CALENZANO – Non è convinto dell’affidamento delle mense scolastiche a Qualità e Servizi il capo gruppo della Lega Daniele Baratti che si è astenuto e in una nota sottolinea che “a solo un mese dalla scadenza è stata portata in consiglio la richiesta di rinnovo dell’affidamento del servizio di refezione scolastica a Qualità e Servizi. Il fatto singolare è che la proposta di delibera era approdata in commissione nel mese di marzo con i documenti inviati ai membri ma l’atto fu ritirato inspiegabilmente”.
Il motivo, spiega Baratti, è stato rivelato. “Oggi veniamo a sapere – afferma il capo gruppo della Lega – che l’amministrazione ha perso tutti questi mesi perché si era intestardita sul voler rinnovare l’affidamento per 7 anni invece di 5 anni, come stabilisce la normativa, mettendo in difficoltà anche gli uffici”. “L’ attuale contratto – dice Baratti – scade il 31 luglio pertanto, anche con l’approvazione della delibera, ci sarà un periodo di ‘vuoto’ che ricade fortunatamente nel mese di agosto. Questo perché devono trascorrere 60 giorni dalla firma del contratto nei quali, tra l’altro, Anac effettuerà i dovuti controlli. Questa situazione dimostra la totale disorganizzazione che regna in questa amministrazione. Sia chiaro, nessuno mette in dubbio il valore e la qualità del servizio svolto dalla società Qualità e Servizi ma, visto che amministriamo denaro pubblico, ci sembrava opportuno procedere con la richiesta di preventivi anche ad altre realtà”.
“Seppur vero che si tratta di una società di cui facciamo parte, – prosegue Baratti – è altrettanto vero che abbiamo il dovere almeno di valutare le altre offerte per capire se le condizioni economiche continuino ad essere vantaggiose. In questo caso non abbiamo fatto niente di tutto questo se non fare una relazione dove si paragonano i difetti delle altre società che gestiscono la refezione scolastica negli altri comuni ed esaltando solo i pregi di Qualità e Servizi. Nella citata relazione si fa un confronto di prezzi con i comuni limitrofi. Un confronto che, seppur da valutare approfonditamente nonostante vi siano realtà territoriali diverse, evidenzia aspetti interessanti. Prendendo a riferimento il costo a base d’asta degli ultimi anni, rileviamo una minore spesa a pasto in media di 0,31 centesimi rispetto a quello proposto da Qualità e Servizi”.
“A questo punto, nella relazione, si specificano una serie di pregi per giustificare l’affidamento. Di fatto, si evidenzia che il costo risulta comunque giustificato in considerazione della qualità degli alimenti proposti e di altri elementi migliorativi. Ripeto, nessuno mette in dubbio la qualità degli alimenti, ma perché non provare a richiedere lo stesso servizio per avere un termine di paragone? Tra le motivazioni che hanno portato alla scelta dell’affidamento a Qualità e Servizi si evidenziano vari punti tra cui: il servizio di educazione alimentare, il fatto di garantire il medesimo servizio a tutti gli utenti indipendentemente dal sesso, dalla razza o dalla etnia oppure che il servizio deve essere assicurato continuativamente senza interruzioni”. “Nessuna realtà sarebbe in grado di portare avanti questa politica? – conclude Baratti – In conclusione, la disorganizzazione di questa giunta ha rischiato di mettere in difficoltà la cittadinanza perché se questa delibera, ad un mese dalla scadenza dell’affidamento, non fosse stata approvata, ci sarebbero state delle grosse difficoltà anche in ottica della gestione del servizio mensa per settembre”.