Banda Albereta per Voa Voa Onlus: se non ci fosse, bisognerebbe inventarla

FIRENZE – Quando c’è bisogno di una goccia di speranza, Banda Albereta risponde presente. A maggior ragione ora che “Gocce di speranza” è la campagna di crowdfunding lanciata dall’associazione “Voa Voa Onlus – Amici di Sofia” e presentata stamani in Consiglio regionale da Guido De Barros, presidente dell’associazione, ma soprattutto marito di Caterina Ceccuti e […]

FIRENZE – Quando c’è bisogno di una goccia di speranza, Banda Albereta risponde presente. A maggior ragione ora che “Gocce di speranza” è la campagna di crowdfunding lanciata dall’associazione “Voa Voa Onlus – Amici di Sofia” e presentata stamani in Consiglio regionale da Guido De Barros, presidente dell’associazione, ma soprattutto marito di Caterina Ceccuti e babbo della piccola Sofia, scomparsa a soli 8 anni a causa della Leucodistrofia Metacromatica, una rara malattia metabolica. Insieme a lui il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, Ugo Bargagli, responsabile settori beneficenza della Fondazione CR Firenze, e Stefano Landi, consigliere del direttivo di Banda Albereta. Insieme alla campagna, infatti (per aderire alla raccolta fondi, www.eppela.com/goccedisperanza), è stata presentato l’evento organizzato da Banda Albereta dal 7 al 9 giugno al circolo SMS di Sant’Angelo a Lecore: “Un mondo di solidarietà 2.0” che altro non è che una sagra del fritto per grandi e piccoli, con tanti eventi collaterali, il cui ricavato andrà appunto al progetto di crowdfunding di “Voa Voa Onlus”. Due realtà legate da tempo da uno stretto legame e che adesso hanno il traguardo comune di raggiungere gli 11.500 euro necessari per fare in modo che, proprio grazie a quanto previsto dal crowfgunding, la cifra raddoppi automaticamente al raggiungimento dell’obiettivo, cifra che sarà impiegata per finanziare parte dei test di screening neonatale per tutti i nuovi nati dell’area metropolitana di Firenze. “Grazie alla quota parte della cifra già raccolta da GdS dedicata al territorio fiorentino, – ha detto De Barros – con l’aggiunta della campagna Social Crowdfunders e il raddoppio della Fondazione CR Firenze, possiamo concretamente finanziare i 43.248 euro necessari per i 7.208 nuovi nati (dati 2017″. Ma non solo, perché l’obiettivo più ambizioso è quello di arrivare a coprire per intero il primo progetto pilota (per un importo di 450.000 euro) per sostenere i costi della somministrazione del test, a cura dell’ospedale Meyer di Firenze, a 75.000 neonati che per tre anni saranno diagnosticati precocemente in tutta la Toscana. Ecco perché, come sottolineato da Giani quando ha messo l’accento sul'”energia positiva” che è scaturita da quella che in realtà è stata una tragedia, quella del prossimo fine settimana è una goccia di speranza davvero importante: “Si tratta di un evento – ha detto Stefano Landi – al quale stiamo lavorando da tempo fatto di luci, buon cibo, divertimento ma soprattutto tanta solidarietà”. “Questo progetto – ha aggiunto Bargagli – ci sta particolarmente a cuore perché ha un obiettivo nobile da raggiungere che mette al centro i bambini e, più in generale, la vita”. A questo punto non resta altro da fare che telefonare al 3922308179 e prenotare per il prossimo fine settimana. Con Banda Albereta si sta bene e la loro cucina è “da 10” e, partecipando, si può contribuire in modo concreto a qualcosa che può riguardare ognuno di noi.