SIGNA – Taglio del nastro, oggi pomeriggio, per la nuova sede della filiale di San Mauro del Banco Fiorentino. Un appuntamento atteso da tempo e che oggi è diventato realtà nonostante la banca, che dalla “storica” sede di via della Chiesa si è spostata all’interno dell’edificio di proprietà della Misericordia di San Mauro, che qui ha la propria sede, fosse già aperta al pubblico già da metà giugno. Un momento di festa per l’ex Banca di Credito Cooperativo di Signa, da tempo Banco Fiorentino, ma se vogliamo anche di riflessione. Fondata nel 1919 da don Guido Pagnini, ha sempre voluto mantenere salde le proprie origini e le linee guida di ispirazione cattolica oltre che di radicamento sul territorio. Concetti, questi, ribaditi dal parroco di San Mauro, don Robert Swiderski, che ha celebrato la Santa Mesa nella sala conferenze della Misericordia. Ma soprattutto dal presidente della banca, Paolo Raffini, durante il suo intervento. “La nostra banca – ha detto Raffini – vuole rimarcare, oggi più che mai, il proprio localismo, le proprie origini, il proprio radicamento sul territorio al cospetto di altre banche che invece gli sportelli e le filiali le chiudono. Il nostro impegno trae ispirazione dalla “Rerum Novarum” di Leone XIII (enciclica con cui per la prima volta la Chiesa cattolica, nel 1891, prese posizione nei confronti delle questioni sociali e fondò la moderna dottrina sociale della Chiesa, n.d.r.) e anche se non sempre non è facile mantenere i nostri segni distintivi, noi vogliamo continuare sulla strada tracciata fino a oggi”. “Le sfide che ci aspettano – ha detto il sindaco Giampiero Fossi – sono importanti. Una su tutte il lavoro, una sfida che merita tutta la nostra attenzione così come è stato nel carisma di chi ha dato vita a questa banca”.
Pier Francesco Nesti