SESTO FIORENTINO – Contestazioni questa mattina al polo scientifico durante il convegno organizzato dall’Anci Toscana su pianificazione strategica e aree metropolitane (tutt’ora in corso). Mostrando uno striscione con la scritta “Benvenuto areoporto, addio polo”, un gruppo di studenti ha aspettato la fine dell’intervento del sindaco di Firenze Dario Nardella per rivolgere a lui, e agli altri oratori in quel momento presenti- Sara Biagiotti, e il viceministro alle infrastrutture Riccardo Nencini – alcune domande. “Si è parlato di prospettive ed espansione del polo – ha detto prendendo la parola dal fondosala Guido Cavalcavò, rappresentante degli studenti- ma quali prospettive possono esserci per costruire nuovi edifici, in generale per lo studio, la ricerca e dunque il lavoro dell’Università quando la nuova pista dell’areoporto passerà a 50 metri da qui?” Cavalcavò ha ricordato che l’area universitaria si troverebbe nell’area di rispetto del nuovo areoporto, dunque non edificabile. E dunque, la “pianificazione strategica” dell’area metropolitana andrebbe a scontrarsi con la pianificazione che ha guidato 15 anni di investimenti dell’università (“soldi pubblici andati sprecati!”) e dell’Ardsu, che sta attualmente completando nella zona la casa dello studente. “Si è sentito parlare poi di tranvia e di migliorare i collegamenti con il polo scientifico- ha proseguito lo studente – ma se lo chiediamo da anni. Con l’areoporto qui accanto saremo forse meglio collegati con Madrid, ma non con la città. La pista ciclabile che da anni deve essere completata è sul tracciato di decollo”. Il sindaco sara Biagiotti e il sindaco Dario Nardella hanno ringraziato per l’intervento ma rimandando il confronto ad un’altra sede. “Mi piacerebbe organizzare un incontro apposito sul tema con voi – ha detto Nardella – magari anche con le aziende che in vista dello sviluppo intendono investire e offrire lavoro”. Nel frattempo agli studenti si sono aggiunte persone dei comitati e di Un’altra Sesto è Possibile, a distribuire volantini anti- areoporto. “Il dipartimento di fisica ha già espresso preoccupazione sulla possibilità di proseguire la ricerca in un sito così vicino ad un’area areoportuale – hanno concluso gli studenti- bene l’incontro, ma si deve tenere conto del parere dell’Università”.
Francesca Gambacciani