FIRENZE – Sarà inviata lunedì al Governo la relazione con la ricognizione degli interventi di soccorso alla popolazione e le somme urgenze legate all’alluvione che ha colpito le province di Firenze, Livorno, Lucca, Pisa, Pistoia e Prato a partire dal 2 novembre scorso. La notizia è stata data oggi dal presidente della Regione, Eugenio Giani, insieme al direttore di Irpet, Nicola Sciclone, e a Giovanni Massini, direttore della Protezione Civile e Difesa del suolo della Regione e coordinatore dell’ufficio del commissario per l’emergenza.
“Ho presentato la relazione che calcola nel complesso 110 milioni di euro di interventi tra quelli di soccorso alla popolazione e le somme urgenze, – spiega Giani – deve essere inviata entro trenta giorni dalla publicazione dell’ordinanza che mi nomina commissario per l’emergenza e sarà fatto lunedì. Allegata a questa, c’è la relazione con la stima dei danni complessivi a privati e attività produttive elaborata da Irpet che calcola i danni in quasi 2 miliardi di euro. Qualcuno ha identificato la relzione come lo strumento e la modalità per ottenere dal Governo i fondi, non è così. Il Governo può dare le risorse in ogni momento, e la relazione è svincolata. Finora sono arrivati 5 milioni e sono stati impiegati nelle somme urgenze. Ma dai contatti che ho quotidianamente con il direttore della Protezione civile nazionale Fabrizio Curcio, avverto la volontà da parte del Governo di arrivare a corrispondere quanto richiesto”.
Il primo è la ricognizione degli interventi cosiddetti A e B ai sensi del Codice di Protezione civile nazionale. Si tratta di interventi di soccorso per la popolazione (A) e interventi prevalentemente di somma urgenza (B) sul patrimonio pubblico, volti entrambi a garantire la sicurezza delle persone e il ritorno alla vita ordinaria. Il piano degli interventi A e B complessivamente ha un valore di 110 milioni di euro, una cifra nella quale confluiscono i primi 5 milioni di euro che ha già stanziato il Governo e su cui il Dipartimento di Protezione civile nazionale ha già espresso parere positivo. “Grazie alla ricognizione di questo Piano di interventi – si legge in una nota – il Governo può cercare le risorse mancanti, cioè i 105 milioni. In questa prima ricognizione viene allegata la stima di Irpet per i dani complessivi a privati e attività produttive predisposti sulla base delle aree allagate. Complessivamente la cifra dei danni stimati da Irpet è di quasi 2 miliardi”.
Il secondo atto è già disponibile da ieri pomeriggio ed è un’ulteriore piattaforma informativa predisposta in accordo con i Comuni interessati per la ricognizione: contiene le famiglie che hanno diritto al cosiddetto “contributo di autonoma sistemazione” (CAS). Questa ulteriore ricognizione va a individuare le famiglie che, a causa dell’evento del 2 novembre, hanno dovuto abbandonare la propria abitazione. La scadenza per questa ulteriore ricognizione è il 19 gennaio, ma per chi già predispone del formulario, nel mese di dicembre sarà possibile avere la prima quota parte del contributo a partire dal mese di febbraio. Con questa ricognizione si completano tutte quelle di censimento danni a privati e a imprese che deve attivare il Commissario. Per questa misura le risorse sono già disponibili sui primi 5 milioni, già approvati dal Dipartimento di Protezione civile nazionale.
Il terzo atto riuarda l’approvazione con ordinanza (disponibile al link https://www.regione.toscana.it/-/emergenza-alluvione-2023) della mappatura sia delle aree interessate dall’evento del 2 novembre, sia del sottoinsieme delle aree direttamente allegate. Si tratta di un adempimento aggiuntivo deciso dal Commissario per facilitare l’attività di individuazione del perimetro interessato dall’evento. Non è però un atto richiesto né dall’ordinanza 1037 (del 5 novembre 2023 “Primi interventi urgenti di protezione civile in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici verificatisi a partire dal giorno 2 novembre 2023 nel territorio delle Province di Firenze, Livorno, Pisa, Pistoia e Prato”), né tanto meno da altra disposizione normativa. Questo atto permetterà per esempio ai gestori del servizi pubblici locali di applicare la sospensione delle bollette di tutte le utenze come deliberato dall’ARERA, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente.