CAMPI BISENZIO – Due incontri, di altrettanti comitati di cittadini alluvionati, questa sera, mercoledì 13 dicembre, a Campi Bisenzio. Al circolo Sms Il Racchio, in via Palagetta 143, a riunirsi, con inizio alle 21, sarà il Comitato alluvionati campigiani 2023, alla presenza dell’avvocato Nicola Di Benedetto e “dei nostri amici tecnici – spiegano dal comitato – che delucideranno i presenti in merito alla compilazione del moduli per i risarcimenti”.
Si chiama invece Arca di Noè il comitato che è nato “con l’intento di sostenere, in maniera trasparente e chiara, – si legge in una nota firmata dai promotori Enzo Casetti, Annalisa Iannucci e Giovanni Mariotti – le legittime aspettative di risarcimento dei danni subiti dai cittadini di Campi Bisenzio e dagli imprenditori che operano sul territorio. Abbiamo scelto questo nome, con un pizzico di ironia, per rendere chiaro fin da subito il nostro intento: mettere a disposizione gratuitamente il nostro tempo e le nostre professionalità per portare in salvo la nostra Campi messa in ginocchio dall’alluvione del mese di novembre”. Comitato che si presenterà questa sera alle 21 presso la sede della Pubblica Assistenza in via Orly.
“Come cittadini di Campi Bisenzio non ci saremmo mai aspettati di dovere affrontare una nuova emergenza a distanza di 32 anni dalla precedente alluvione. Dopo il 1991, un fiume di risorse pubbliche è stato destinato alla messa in sicurezza dei corsi d’acqua che attraversano Campi. Parliamo di investimenti ingenti, realizzati nell’arco di questi tre decenni. Interventi che, purtroppo, non sembrano avere messo al sicuro il nostro territorio, che è stato ricoperto da un’ondata di acqua e fango che ha devastato case, negozi, fabbriche, strade ed edifici pubblici. Per questo riteniamo fondamentale fare chiarezza, a 360 gradi, sia sulle opere realizzate, sia sulla gestione dell’emergenza. Individuare le responsabilità, in modo chiaro e inequivocabile, è un passaggio fondamentale e imprescindibile al fine di capire come muoversi successivamente. A oggi nessuno può sbandierare di avere la vittoria in tasca, per giunta a costo zero, perché non è serio. Invece è necessario incaricare, come già stiamo facendo, un gruppo di professionisti in grado di ricostruire gli eventi di quei giorni e le scelte operate, valutare gli interventi di manutenzione eseguiti sui corsi d’acqua e le opere realizzate per la messa in sicurezza, al fine di individuare precise responsabilità a carico dei soggetti preposti”.
“Sarà un percorso lungo e impegnativo, – concludono – che noi siamo determinati a intraprendere, nella consapevolezza che non esiste una scorciatoia facile da percorrere, come invece suggerisce chi promette una vittoria facile, certa e veloce. Nei prossimi giorni depositeremo un esposto alla Procura della Repubblica e concluderemo le procedure per incaricare un gruppo di professionisti dello svolgimento di tutti gli approfondimenti tecnici necessari. Professionisti già individuati, in parte toscani, in parte operanti fuori regione, i cui nominativi non verranno per adesso resi noti, al fine di preservare la loro operatività e indipendenza”.