SESTO FIORENTINO – Inaugurazione oggi al Museo Marino Marini di Firenze della mostra “Gio Ponti e la Richard Ginori: una corrispondenza inedita” a cura di Livia Frescobaldi Malenchini, Oliva Rucellai e Alberto Salvadori. All’inaugurazione ha partecipato anche il sindaco Sara Biagiotti insieme al insieme al vicesindaco Lorenzo Zambini. La mostra, promossa dall’Associazione Amici di Doccia, in collaborazione con il Museo Richard Ginori della Manifattura di Doccia, è realizzata grazie all’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, con un contributo della Richard Ginori 1735, acquisita lo scorso anno da Gucci e che proprio nel mese di giugno riaprirà il suo negozio storico di Firenze in via Rondinelli.
“La Richard Ginori è Sesto Fiorentino, la sua storia e la sua cultura – ha detto il sindaco Sara Biagiotti – La storica manifattura ha dimostrato, soprattutto nelle ultime vicende che hanno portato all’acquisizione da parte di Gucci, di saper rinascere, reinventarsi e cavalcare i tempi. E ha sempre saputo mantenere alto il suo prestigio, difendendo la sua storia fatta di esperienza e qualità. La mostra al Museo Marino Marini, promossa dall’Associazione Amici di Doccia in collaborazione con il Museo Richard Ginori della Manifattura di Doccia e realizzata grazie all’Ente Cassa di Risparmio di Firenze con il contributo della Richard Ginori 1735, è un omaggio alla nostra tradizione e al grande Gio Ponti. La sua creatività e la costante ricerca dell’innovazione devono essere l’esempio da cui partire per scrivere un’altra importante pagina della storia della Richard Ginori. Il Comune di Sesto Fiorentino, come sempre, sarà accanto alla storica manifattura e ai suoi lavoratori”
La mostra presenta una scelta selezionata di circa 50 pezzi, tra i meno conosciuti, provenienti dalla ricca collezione di ceramiche di Gio Ponti del Museo di Doccia, e una selezione di una trentina di lettere dell’architetto/designer, per la maggior parte inedite, provenienti dall’archivio della Manifattura di Doccia, con schizzi, disegni e indicazioni di fabbricazione. Le lettere rappresentano un nuovo spunto per indagare sul metodo lavorativo di Gio Ponti e sul suo rapporto con la Richard Ginori, improntato ad una costante ricerca di innovazione delle idee e del prodotto, e offrono al contempo l’occasione per riflettere sulla creatività italiana, di cui è stato uno tra i maggiori rappresentanti a livello internazionale. Le opere presentate, invece, evidenziano il legame stretto tra l’idea e il prodotto stesso, affiancando il disegno o lo schizzo originale all’oggetto poi effettivamente realizzato a Doccia. Molte delle ceramiche esposte non sono entrate in produzione seriale, alcune sono pezzi unici della preziosa collezione del Museo Richard Ginori. Una mostra volutamente piccola, ma con sezioni specifiche ben definite: dall’idea al prodotto, le committenze speciali, la comunicazione, il ruolo delle mostre.
L’idea della mostra nasce a seguito dell’ultimo progetto dell’Associazione Amici di Doccia che vede la pubblicazione del volume completo delle opere di Gio Ponti al Museo di Doccia, circa 560 pezzi, in corso di stampa, frutto del prezioso lavoro fatto da Maria Teresa Giovannini, iniziato nel 2007, di spoglio di lettere, album fotografici e registri dei campioni conservati nell’archivio della Manifattura di Doccia.
La mostra resterà aperta fino al 21 luglio.
Nella foto: Livia Frescobaldi Malechini, il sindaco Sara Biagiotti, il vicesindaco Lorenzo Zambini, Oliva Rucellai