SESTO FIORENTINO – Il Centro oncologico fiorentino del Termine si è dotato di un nuovo strumento per la cura ed il trattamento dell’Ipertrofia prostatica benigna (IPB). La tecnologia denominata “Green Light” è un laser che ha la caratteristica di poter curare l’IPB in maniera non invasiva. “Il macchinario – si legge in un comunicato – ha la peculiarità di emettere e utilizzare una luce verde, ed è il primo ed unico esemplare a Firenze ed uno dei pochi in tutta la Toscana. Verrà impiegato per una patologia coma la IPB, che colpisce circa l’80% degli uomini sopra i 50 anni – basti pensare che ogni anno solo in Italia vengono praticati oltre 40mila interventi chirurgici di IPB – e può incidere fortemente sulla qualità di vita a causa dei suoi sintomi”.
“I vantaggi per il paziente sono notevoli – spiega il dottor Gavazzi, responsabile del reparto Urologia del Cfo – a cominciare da un basso rischio di sanguinamento, visto che non si pratica più alcun taglio, una forte riduzione del dolore e dei disturbi postoperatori e quindi un rapidissimo recupero delle attività lavorative. A questo si aggiunga un bassissimo rischio di infezione. Da sottolineare anche che si tratta di un intervento comunque definitivo, che si effettua da sveglio, con una anestesia spinale, salvaguardia la potenza sessuale e la fertilità e si protrae di media da mezz’ora a un’ora e mezza a seconda delle situazione”.
Al Cfo del Termine un nuovo laser per curare l’ipertrofia prostatica
SESTO FIORENTINO – Il Centro oncologico fiorentino del Termine si è dotato di un nuovo strumento per la cura ed il trattamento dell’Ipertrofia prostatica benigna (IPB). La tecnologia denominata “Green Light” è un laser che ha la caratteristica di poter curare l’IPB in maniera non invasiva. “Il macchinario – si legge in un comunicato – […]
