A settembre alla Limonaia torna Intercity Oslo

SESTO FIORENTINO – Il Festival Intercity dopo aver dedicato la sua terza edizione nel lontano 1990 alla città di Stoccolma, continua a farsi incuriosire dai paesi del Nord Europa con Intercity Oslo II. Il Festival cercherà anche quest’anno di dare un’idea molto concreta della situazione teatrale in Norvegia e cercherà di mettere in comunicazione le […]

SESTO FIORENTINO – Il Festival Intercity dopo aver dedicato la sua terza edizione nel lontano 1990 alla città di Stoccolma, continua a farsi incuriosire dai paesi del Nord Europa con Intercity Oslo II. Il Festival cercherà anche quest’anno di dare un’idea molto concreta della situazione teatrale in Norvegia e cercherà di mettere in comunicazione le due culture, come nel 2009, quella norvegese e quella italiana. Dopo un lunghissimo lavoro di ricerche, di letture e di incontri direttamente nella capitale norvegese per selezionare i migliori tra i testi scritti negli ultimi anni e mai rappresentati in Italia, il Teatro della Limonaia ha selezionato sei testi. Ci sarà “il nuovo Beckett” Jon Fosse, anche se attualmente ha smesso di scrivere per il teatro. A lui il Festival dedicherà una sezione ad hoc, per dare continuità a questo rapporto nato nel 2001, creando un progetto dedicato al connubio tra letteratura, prosa e poesia in scena. Intercity Oslo II inizierà il 22 di settembre con la prima parte del progetto dedicato a Jon Fosse.
La prima parte sarà dedicata a Sento, il progetto ideato da Barbara Nativi nel 2004, e negli anni riproposto in tante variazioni durante le varie edizioni del Festival Intercity ma anche in altre occasioni e location a Sesto Fiorentino e a Firenze. Cento sdraio allineate nel giardino della Villa Corsi Salviati, rivolte verso il bellissimo giardino all’italiana, subito prima del tramonto. Gli spettatori, ciascuno comodo sulla sua sdraio in ascolto, con lo sguardo perso verso il cielo o il verde. L’attrice che legge sta alle loro spalle, non si rende visibile, è la voce dell’autore che chiama in causa l’immaginazione di ogni spettatore, lasciando che sia lui a completare, interpretare, vivere la storia, perso nei colori del tramonto sfruttando la bellezza visiva delle architetture del passato.
Domenica 22 settembre alle 19 Monica Bauco leggerà “Mattino e sera”, traduzione Margherita Podestà Heir; domenica 29 settembre alle 19 Teresa Fallai leggerà “Insonni”, traduzione Cristina Falcinella.
L’inizio invece della parte principale del festival, quella dedicata alla nuova drammaturgia norvegese, è affidato al debutto, in prima italiana, di “L’ostaggio” di Einar Schwenke, (27, 28, 29 settembre ore 21) per la regia e le scene di Dimitri Milopulos e in scena Monica Bauco, Daniele Bonaiuti e Stefano Nigro.