A Campi Bisenzio “L’arte si fa terapia” . Parte un progetto con gli studenti del Liceo artistico di Sesto Fiorentino 

CAMPI BISENZIO – Venerdì 9 giugno parte il Progetto intergenerazionale “Dietro la mia fotografia” che vedrà coinvolti 25 anziani ospiti della Residenza sanitaria assistita “La Mimosa” di Campi Bisenzio e tre classi del Liceo artistico statale di Sesto Fiorentino, un progetto che vuole rafforzare i legami tra età diverse, educare al rispetto della diversità e usare l’arte e la creatività […]

CAMPI BISENZIO – Venerdì 9 giugno parte il Progetto intergenerazionale “Dietro la mia fotografia” che vedrà coinvolti 25 anziani ospiti della Residenza sanitaria assistita “La Mimosa” di Campi Bisenzio e tre classi del Liceo artistico statale di Sesto Fiorentino, un progetto che vuole rafforzare i legami tra età diverse, educare al rispetto della diversità e usare l’arte e la creatività per raccogliere e raccontare le storie di cui le generazioni passate sono custodi.

Un’iniziativa, si legge in una nota. che vuole usare “L’arte come terapia” (Alain de Botton e Jhon Armstrong) un assioma ormai dimostrato da numerosi studiosi di  neuroscienza. L’arte che si fa medicina per ogni malattia,  va incidere profondamente sullo stato d’animo della persona che, anche se non sfugge alle sue fragilità, riesce a gestire meglio la sua malattia. Un progetto reso possibile grazie alla collaborazione entusiastica degli anziani della Rsa “La Mimosa”, dei loro Familiari con gli animatori e i terapisti occupazionali della struttura insieme ai giovani studenti e ai docenti del Liceo artistico di Sesto Fiorentino”.

Gli elaborati artistici che scaturiranno dal progetto saranno esposti in una mostra aperta al territorio in modo da far conoscere i risultati artistici prodotti dal progetto che vuol contribuire a “promuovere spazi di inclusione, di dialogo e di scambio intergenerazionale” e contrastare così il pregiudizio che vuole le strutture assistenziali come luogo di segregazione sociale.