Grotta e gli altri, quando il cinema era solo all’aperto

SESTO FIORENTINO – “Il cinema è composto da due cose: uno schermo e delle sedie. Il segreto sta nel riempirle entrambe”. E’ così che l’attore e regista Roberto Benigni descrive la sala cinematografica e rende bene l’idea: uno schermo e le sedie, ma c’è stato un tempo in cui le sedie si portavano da casa […]

SESTO FIORENTINO – “Il cinema è composto da due cose: uno schermo e delle sedie. Il segreto sta nel riempirle entrambe”. E’ così che l’attore e regista Roberto Benigni descrive la sala cinematografica e rende bene l’idea: uno schermo e le sedie, ma c’è stato un tempo in cui le sedie si portavano da casa e si arrivava al cinema e si mettevano di fronte allo schermo. C’era un tempo in cui anche a Sesto Fiorentino il cinema era soprattutto all’aperto. Oggi è rimasto solo l’arena estiva Grotta che propone film dell’ultima stagione cinematografica e le anteprime della nuova stagione, ma quando fu “aperto”, è il caso di dirlo, il cinema all’aperto, era il 1939 ad inizio della seconda guerra mondiale.
“Era maggio – spiega Marco Conti del Multisala Grotta – allora si andava al cinema con il cappotto, anche se era freddo. Sono passati 76 anni da allora e in quel periodo a Sesto c’erano altri punti all’aperto dove si potevano vedere i film: dalla Lucciola al Rinascita a tutte le Case del popolo. Le proiezioni andarono avanti anche sotto la guerra, furono interrotte solo nel 1944, e durante la guerra come racconta mio babbo lo schermo era all’incontrario ed era nero per evitare che si potesse vedere la luce dagli aerei”.
Un mondo grigio e terribile che veniva illuminato dalle proiezioni in bianco e nero dei film italiani. Al cinema si piangeva, si rideva e si sognava perché, per dirla con Federico Fellini “Il cinema è il modo più diretto per entrare in competizione con Dio”.
Dalla cabina delle proiezioni arrivava il cono di luce sopra la testa degli spettatori per raggiungere lo schermo e disegnare attori e scene. Una magia. Ma prima del cinema, nel giardino, l’idea era stata quella di costruire lo spazio per un teatro all’aperto.
“Lo si nota bene – spiega Marco Conti – un boccascena del teatro, fu un tentativo pensato nel 1940 che però non ebbe seguito. Fu realizzato un palcoscenico di 10 metri per 10 con camerini, ma furono le proiezioni cinematografiche a prendere il sopravvento”.
Dopo la guerra con la ripresa, lenta, delle attività aprì il Cinema Giardino Centrale. Era il 1949 e dieci anni dopo, nel 1959 fu la volta del Cinema Grotta. Entrare nella magica arena del Grotta era, allora, come entrare in un condominio: si passava da una porticina si raggiungeva la “grotta” dove c’era la biglietteria e poi si arrivava nel giardino.
Le trasformazioni della città, i nuovi stili di vita, portarono cambiamenti anche nell’utilizzo degli spazi culturali e ricreativi. Dopo gli Anni di Piombo degli anni Settanta, e gli anni Ottanta, alla fine del 1997 apri il Multisala Grotta. Ma sempre durante il periodo estivo (da giugno ai primi di settembre) restava a disposizione dei cinefili e non solo, l’arena con le sedie di fronte allo schermo. Per una dozzina di anni, dagli anni Ottanta fino al 1993, la gestione dell’arena estiva venne affidata a Schermo Bianco che proponeva ogni sera due film della passata stagione a chi restava a casa in quel periodo. Della metà degli anni Novanta, esattamente il 1994, Stefano Fiorelli ha recuperato una foto (in prima) che ci ha gentilmente offerto di pubblicarla. Quello era il punto di riferimento per molti giovani di quegli anni di fine secolo, mentre lentamente diminuivano gli spazi sia all’aperto che al chiuso per le proiezioni.
“Sesto era un pullulare di iniziative – racconta Conti – c’erano strutture come la Lucciola, nel centro cittadino, che permetteva a molti di trascorrere le serate. Oggi questo luogo è chiuso: bisognerebbe ci fosse, come era all’epoca, la voglia da parte dei più giovani di dare gambe alle proprie idee, non stare ad aspettare e riaprire questi spazi”.
E proprio con questo spirito innovativo il Multisala Grotta, quattro sale di dimensioni e colori diversi, e l’arena estiva non solo mantengono il proprio ruolo, ma propongono anche novità.
“Dal 27 agosto inizierà la programmazione invernale – dice Conti – con i Minions che saranno proiettati sia nella sala al chiuso e la sera all’aperto”.
La magia del cinema continua.

Foto di Stefano Fiorelli: arena estiva Grotta 1994