PARCO KRUGER – Mercoledì 12 agosto lasciamo Johannesburg. Alle 7 transfer per l’aereoporto. Alle 10 si parte: in perfetto orario! Dopo 50 minuti di volo atterriamo all’aeroporto di Nelspruit.
Di nuovo transfer e in 2 ore eccoci entrare nel parco più famoso e più vasto del Sud Africa: il Kruger. Chiamato così da quando il Presidente della Repubblica, Paul Kruger, nel 1898, istituì la Sabie Game Reserve, un’area protetta dal governo. Il nostro Lodge, si chiama Shishangeni, è carino, ma quello che ci colpisce, negativamente, è il casino che fa un gruppo…meno male che la Jeep con cui faremo il safari è la terza e loro vengono dirottati sulla seconda! Anzi, siamo fortunati perché il safari lo facciamo con una coppia con 2 ragazzi, sono italiani e, scopriamo durante il game, che sono anche molto carini e simpatici! Con Silvia, Marco, Carlotta e Andrea passiamo due bellissimi giorni e ci lasciamo con la promessa di rivederci in Italia. Anche questo è il bello di viaggiare.
Il Kruger è una delle aree protette più famose del mondo, grazie alle sue dimensioni. Per chi ama gli animali: è un luogo unico! Qui tutti i giorni va in scena il dramma della vita e della morte.
Gli animali sono tanti, ma alcuni sono quasi in via di estinzione, fra questi il ghepardo (o cita, come lo chiamano qui). Ne sono rimasti solo 200 esemplari, davvero pochini!
È incredibile lo spettacolo della natura! Sveglia alle 5, un tè alle 5:45 e in partenza alle 6. Giriamo un pò a vuoto, nel senso che albeggia, ma di animali neanche l’ombra! Solo un rinoceronte, ma da lontano…eppoi la vegetazione è così alta e fitta che si vede davvero poco! Ma la fortuna non ci abbandona e dopo un enorme gruppo di bufali scorgiamo uno, 2, 3…8 giovani leoni e davanti ci si presenta lo spettacolo della natura: leoncini affamati e bufali che si devono difendere. Gli attacchi sono vari, ma il capo branco si avventa sui leoni inesperti e li spaventa…uno addirittura si rifugia su un alberello dove resta “incastrato” per un bel po’!! Si guardano, si studiano… i leoni tentano vari attacchi, ruggiscono, ma niente!! La colazione è rimandata, oggi niente carne di bufalo!
La jeep continua il suo giro: un enorme rinoceronte ci taglia la strada e si avvicina. Fa un po’ paura lo ammetto! I rino ci vedono male, però ci sentono benissimo!! Peccato che d’un tratto inverte il suo cammino e va nella direzione opposta.
Zebre sulla strada con i loro cuccioli.
Il quadro anche oggi è perfetto!
Ad un certo punto non è più un giro in jeep, ma un rally in savana! Qualcuno ha chiamato la nostra guida dicendogli che c’è un leopardo e lui ha messo la 6.
Neanche in autostrada si può andare così veloce! Ma la fatica, purtroppo, non è ricompensata, comunque, diciamo che neanche noi siamo ricompensati! Perché questa volta la nostra guida non è un gran chè. Si chiama Cliff e lo riconosci da una piccola cicatrice sotto l’occhio destro e, soprattutto, dalla sua voglia di lavorare poco! Passa le ore del safari a chiacchierare al microfono oppure se c’è un’altra guida a chiacchierare con lui! Insomma se non volete sapere niente del Kruger e vedere pochi animali sperate che vi tocchi lui!
Ma gli incontri in questo angolo di mondo non sono finiti! L’ultimo giorno Mara e Mario, torinesi in honey moon, si uniscono a noi. Davvero un bel gruppo. I momenti vissuti insieme saranno un altro bel tassello di questo quadro che è la nostra fortunata vita.
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