Il Pd (non tutto) solidale con Sara Biagiotti

SESTO FIORENTINO – Il Pd che sostiene il sindaco Sara Biagiotti non ha perso tempo a farsi sentire dopo la richiesta di sfiducia sottoscritta anche da 8 consiglieri comunali dello stesso partito.
Con un comunicato, sottoscritto da alcuni componenti la direzione comunale del Pd sestese, si definisce quella deecisione di Mariani e compagni “un atto irresponsabile, che sacrifica il bene della nostra città agli interessi di pochi”. E non dsi perde tempo a spiegare che “a questo atto, il Partito Democratico di Sesto Fiorentino esprime piena fiducia al sindaco Sara Biagiotti e all’operato della sua giunta che, in questo anno e mezzo, ha portato avanti il programma condiviso con gli elettori di centrosinistra”.
Questa “assurda vicenda”, dicono, dimostra l’incapacità di chi ha una vecchia concezione della politica di restare al passo con l’innovazione imposta al nuovo Pd di Matteo Renzi.
Lo stesso ex capogruppo del Pd Giulio Mariani viene giudicato inadeguato “a ricoprire il ruolo” e incapace di organizzare il lavoro  “non riuscendo a portare in Consiglio Comunale una posizione unitaria”. Lo stesso gruppo di democratici sestesi stignatizza le recenti dimissioni della ex segretaria Camilla Sanquerin “abdicando da un ruolo politico che in questi ultimi anni l’aveva vista assente ingiustificata, più attenta a ottenere una delega con portafoglio nella giunta comunale anziché al bene del Pd”. E nonostante l’assenza della Sanquerin, continua il documento, il Pd sestese ha affrontato e vinto con ottimi riusltati le ultime competizioni elettorali.
“Per il bene di Sesto Fiorentino e dei suoi cittadini  conclude il documento sottoscritto da Gloria Conti, Marisa Dalidi, Michela Romano, Arrigo Canzani, Lisa Donatini, Luciano Bartolozzi, Gianluca Giannini, Renzo Adami e Marco Cerruti – auspichiamo una soluzione politica alla crisi aperta, con il ritiro immediato della mozione”.
Di certo ormai il Pd sestese è spaccato in modo irreparabile e lo scontro potrebbe essere ridimensionato solo da un celere intervento degli organi provinciali e regionali del partito. Ma solo se c’è davvero la volontà di rifondare il Pd a Sesto. Altrimenti, per parafrasare un celebre articolo di Palmiro Togliatti su Rinascita “Vittorini ci ha lasciati e il mio cuor è più leggero”. Ma quelle erano cose da comunisti.