Occupazione giovanile, in Toscana va meglio

SESTO FIORENTINO – “In Toscana i dati sull’occupazione giovanile sono migliori che a livello nazionale, anche se sono fortemente appesantiti dalla crisi”. Lo ha dichiarato l’assessore alle Attività produttive Gianfranco Simoncini alla commissione Sviluppo economico, presieduta da Rosanna Pugnalini (Pd), nella terza seduta dedicata all’indagine conoscitiva sulle risorse impiegate e gli esiti occupazionali conseguiti dalle […]

SESTO FIORENTINO – “In Toscana i dati sull’occupazione giovanile sono migliori che a livello nazionale, anche se sono fortemente appesantiti dalla crisi”. Lo ha dichiarato l’assessore alle Attività produttive Gianfranco Simoncini alla commissione Sviluppo economico, presieduta da Rosanna Pugnalini (Pd), nella terza seduta dedicata all’indagine conoscitiva sulle risorse impiegate e gli esiti occupazionali conseguiti dalle politiche regionali a favore dei giovani toscani. Simoncini ha segnalato che nel settembre 2014 i disoccupati nella fascia di età tra i 15 e i 24 anni erano il 37% (nel 2008 erano il 23%) contro il dato nazionale del 45%. A contribuire alla miglior performance della Toscana, ha spiegato Simoncini, sono state le misure del progetto GiovaniSì che è stato il primo in Italia e ha funzionato da apripista per il progetto europeo Garanzia Giovani, che qui si è integrato con le misure regionali.
L’assessore ha ricordato che nel 2014 sono stati attivati circa ventimila tirocini “ai quali si sono aggiunti 550 tirocini-praticantato nel mondo delle professioni, che grazie ad un accordo con gli ordini hanno visto riconosciuto l’obbligo di un compenso minimo e la finalità formativa del tirocinio”.
Sono stati 224 laureati, finanziate 1351 imprese e aiutati 400 giovani agricoltori. Nel frattempo è partito il progetto Start Up House, sono stati pubblicati i bandi per la creazione di imprese giovanili (uno per 5 milioni per contributi in conti liquidità e capitale e uno per 2 milioni per vaucher per l’affitto a favore di aziende in fase di costituzione o neo costituite, mentre un terzo prevede finanziamenti alle agenzie per il lavoro che collochino giovani disoccupati nel mondo del lavoro). La Regione ha poi svolto il censimento di spazi pubblici da mettere a disposizione di imprese giovanili e ha attivato gli interventi a favore del co-working e ha sostenuto la stabilizzazione di 5842 contratti a tempo determinato in tempo indeterminato.
Per quanto riguarda il progetto Garanzia Giovani, ha spiegato Simoncini, “è rivolto ai ragazzi fino a 24 anni e ci sono state oltre 29mila adesioni e in oltre 23mila casi i Centri per l’impiego hanno già completato la fase dell’accoglienza”. I colloqui già effettuati sono 16 mila e per oltre 14 mila sono già stati stipulati i patti di attivazione e creati i profili personali.  La presa in carico effettiva risulta essere di 13mila 630 giovani. Di loro, il 32% sono entrati in un’esperienza lavorativa o hanno preso contatto col mondo del lavoro (2.524 tirocini, 1319 contratti a tempo determinato, 505 contratti di apprendistato e 91 contratti a tempo indeterminato).
Il consigliere Rudi Russo (Pd) ha giudicato positivi i dati illustrati da Simoncini e ha chiesto che sia fatto “un focus sulla misura di GiovaniSì che è rivolta alla creazione di imprese giovanili per capire se si è investito nella direzione giusta o se si deve correggere il tiro guardando di più alle imprese innovative”. Per Vanessa Boretti (Pd), quella dell’assessore “è stata una panoramica completa e interessante, che dimostra che GiovaniSì è stata un’ottima intuizione che ha liberato energie positive e ha offerto opportunità anche ai soggetti più fragili”. Giuseppe Del Carlo (Udc), ha detto che “l’impegno della Giunta c’è stato, ma i risultati potevano essere migliori” e ha poi chiesto che si rifletta “sull’opportunità di allargare i tirocini alle imprese artigiane senza dipendenti, ma con soci lavoratori o collaboratori familiari”. Marina Staccioli (Fratelli d’Italia) ha dichiarato di condividere “le richieste del consigliere Russo circa le imprese giovanili nate grazie al sostegno regionale” e ha chiesto maggiori controlli “per evitare che venga fatto un uso improprio dei tirocini”.