SESTO FIORENTINO – Se siete affezionati di facebook o vi trovate in un momento di difficoltà materiale, probabilmente già lo sapete; se siete tra i pochi che ancora non lo sanno, sappiatelo: il nuovo mercatino del baratto e dell’arrangio corre sul web 2.0. Come in una commedia di De Filippo, gli italiani si sono ritrovati di nuovo a “tirare a campare”, e tutto quello che prima si buttava o volentieri si dava alla Caritas, oggi si prova a rivendere. Su e-bay certo, ma la vera innovazione é facebook: si creano gruppi locali così non ci sono problemi di spedizioni e trasporti; lo scambio è rapido e veloce, e se la merce non piace come piaceva a vederla in foto, si rende. Anche nell’area fiorentina e nella piana si sono moltiplicati i gruppi “vendo, scambio, rivendo baratto a”….. Sesto, Campi, Firenze-Prato-Pistoia: scegliete voi l’ampiezza dell’area. Più è grande il territorio più è grande l’offerta e la domanda, ma se poi vi ritrovate a dover ritirare la merce a Gavinana o a Paperino, non vi lamentate. Cosa si trova su questi gruppi? Di tutto: vestiario, gioielli, accessori di grandi marche e scarpe del mercatino di san Lorenzo, roba da neonati (che va sempre forte) mobili e vecchi oggetti effetto nostalgia, biglietti freccia rossa e del teatro, sciarpe e oggetti vari fatti a mano da artisti dell’arrangio. E c’è anche chi cerca: un appartamento, un televisore (che “è tutto il giorno che guardo il muro”) una borsa uguale uguale a quella della tale attrice, e chi non riuscendo a vendere alla fine baratta. La parte più divertente (secondo alcuni) o più faticosa, secondo altri, è il momento dell’incontro: come in un film,dopo lungo contrattare via chat ti ritrovi in un parcheggio losco o in una piazza affollata attendendo uno sconosciuto per fare uno scambio: ecco il pacchetto (con la sciarpina/il caricabatterie o il vecchio fumetto) ecco i 10 euro/la maglietta per il baratto. Finita l’era del consumismo, non è finita la voglia di smercio è commercio: lo svuota cantina online, frutto della crisi, serve per racimolare soldi, per risparmiare (in chi compra) e ha l’effetto collaterale di rendere tutti meno spreconi. E se poi proprio non avete bisogno e non ne potete più di vedervi certa roba in casa, esiste in zona un gruppo anche per voi: si chiama “te lo regalo –se te lo vieni a prendere”. F.G.
“Compro, baratto e vendo…” sui social network nascono i mercatini 2.0
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