SESTO FIORENTINO – Chi pensa che la crisi della Richard Ginori e le conseguenze che ne scaturiranno siano una questione che interessi solo a chi lavora dentro la storica fabbrica sestese si sbaglia. Tanto che il sindaco e i capigruppo delle forse politihe presenti in consiglio comunale a Sesto hanno sottoscritto un documento unitario che riportiamo integralmente.
“La data del 31 luglio, decisa dai liquidatori per la chiusura dell’attività di Richard Ginori 1735, si avvicina.
Tutte le forze politiche del Consiglio comunale di Sesto Fiorentino intendono ribadire, in queste ore decisive per il futuro dell’azienda, i punti chiave intorno ai quali, fin dal consiglio comunale straordinario del 7 febbraio u.s., si sono impegnate e si impegneranno in maniera unitaria, a sostegno dell’attività dell’Amministrazione comunale ai tavoli istituzionali e non solo, ma soprattutto a sostegno delle lavoratrici e dei lavoratori della Richard Ginori, del loro futuro e del futuro della manifattura toscana di qualità.
Permanenza della manifattura a Sesto Fiorentino,
Impegno e investimento industriale per continuare a caratterizzarsi per un prodotto di alto livello qualitativo, appetibile sui mercati internazionali
Salvaguardia dei livelli occupazionali
Pur consapevoli della necessità di un ammodernamento della fabbrica, delle sue strumentazioni e della sua organizzazione, siamo infatti convinti che i primi due requisiti siano i pilastri per il terzo, che è la nostra preoccupazione più forte, dal momento che è in discussione il futuro lavorativo di quasi 400 famiglie del nostro territorio
.A tal proposito, auspichiamo un impegno serrato per garantire ai lavoratori l’accesso agli ammortizzatori sociali nei tempi più rapidi possibili.
Attendiamo che le manifestazioni di interesse da parte di investitori italiani e stranieri di cui abbiamo appreso nelle scorse settimane dalla stampa si concretizzino, attraverso piani industriali con indirizzi chiari e certi, anche rispetto ai tre elementi sopra riportati e senza tentazioni speculative sia nei confronti del marchio che dei terreni su cui sorge la fabbrica.
Considerata la storia e il significato della Richard Ginori per Sesto Fiorentino e per la manifattura toscana, riteniamo positiva la decisione presa ieri al Ministero della Sviluppo Economico di discutere a quel tavolo, a cui partecipano i lavoratori attraverso le loro rappresentanze sindacali, nonché le istituzioni locali a partire dall’Amministrazione Comunale, le proposte che si concretizzeranno.
Riconoscendo l’impegno profuso con grande determinazione sia dell’Amministrazione comunale,cosi come di tutte le forze politiche, per giungere ad una soluzione positiva e condivisa della vicenda, ci impegniamo a far sì che la programmazione del territorio avvenga mantenendo fermo un quadro complessivo dello sviluppo locale tale da favorire il permanere del marchio e dell’attività produttiva sul territorio, non offrendo sponda ad alcuna ipotesi speculativa sull’area, connessa alla rendita fondiaria.
In un momento così drammatico non possiamo che cogliere positivamente i segnali di uno sforzo comune per superare le divisioni tra i lavoratori, a partire dalla firma della cassa integrazione, impegno che ci auguriamo possa continuare costituendo senza dubbio un elemento di forza nella determinazione del futuro dell’azienda.
Da parte nostra, siamo vicini alle lavoratrici e ai lavoratori e continueremo a tenere alta l’attenzione delle istituzioni e della città tutta intorno alla Richard Ginori.
Marco Surace -Partito Democratico
Giandomenico Salvetti- Popolo delle Libertà
Massimo Ferrucci- Democratici per Sesto
Massimo Doni- Partito della Rifondazione Comunista
Silvana Giovannini- Unione di Centro
Lorenzo Falchi- Sinistra, Ecologia e Libertà
Chukwuma Okoye-Italia dei Valori
Fabrizio Vettori- Un’altra Sesto è possibile
Alberto Attanasio- Gruppo Misto
Gianni Gianassi- sindaco di Sesto Fiorentino”.
Sesto Fiorentino: salvare la Ginori, sindaco e capigruppo sottoscrivono un documento unitario
SESTO FIORENTINO – Chi pensa che la crisi della Richard Ginori e le conseguenze che ne scaturiranno siano una questione che interessi solo a chi lavora dentro la storica fabbrica sestese si sbaglia. Tanto che il sindaco e i capigruppo delle forse politihe presenti in consiglio comunale a Sesto hanno sottoscritto un documento unitario che […]
