SESTO FIORENTINO – È stata sospesa l’occupazione della fabbrica di via Cesare dopo che il ministero dello sviluppo economico, attorno le 22 di giovedì 26 luglio, ha convocato anche i Cobas della Richard Ginori al tavolo della trattativa sul destino dell’azienda delle pocellane di Sesto.
Al tavolo ministeriale i Cobas erano stati inizialmente esclusi e Cgil-cisl-uil sostengono di aver richiesto che venissero convocati anche i Cobas che, in Ginori ,rappresentano circa il 50% dei dipendenti.
“E’ sorprendente che i confederali si arroghino la vittoria di una battaglia condotta dai lavoratori – spiega dal treno che lo porta a Roma Giovanni Nencini dei Cobas Ginori – direi che la nostra presenza a Roma è il frutto di una vittoria dei lavoratori che, appena appresa la notizia della nostra esclusione, hanno occupato la fabbrica”.
Lunedì prossimo si terranno due assemblee distinte una convocata da Cgil-cisl-uil e l’altra dai Cobas per spiegare ai lavoratori le risultanze degli incontri romani di oggi: alle 12.30 al ministero del lavoro si terrà il tavolo sulla cassa integrazione straordinaria mentre mezz’ora più tardi le delegazion isi sposteranno al ministero dello sviluppo economico per il tavolo, forse, più importante quello su cui si potrebbe definire davvero il futuro di oltre 330 lavoratori della Ginori.
L’unio neo di tutta questa vicenda continua ad essere una mancata unità sindacale che sarebbe davvero il primo passo per dare maggior forza ai lavoratori sulle spalle dei quali rischia di abbattersi l’intera crisi della Richard Ginori.