CAMPI BISENZIO – “Un atteggiamento che non capisco da parte di chi fa politica”. È il commento lapidario di Quintilio Cherubini alla recente decisione del consiglio comunale in merito alle aliquote Imu per le case date in conodato gratuito. Un argomento che sta creando un dibattito forse eccessivo, ammette lo stesso Cherubini, “ma che in assenza di dati conoscitivi non può che non essere così”.
Cherubini, ex sindacalista, già vicepresidente del consiglio comunale di Campi ed ex presidente di Idest, spiega che “al consiglio comunale era stato chiesto venissero illustrati alcuni dati ma l’amministrazione ha ammesso di non essere in possesso di dati aggiornati sulla situazione catastale cittadina”. Secondo Cherubini è “inaccettabile” così come giudica “poco politico” l’atteggiamento del M5S che non accettato il rinvio della delibera ad un’altra seduta costringendo al voto l’assemblea cittadina.
“Secondo me – spiega pacatamente Cherubini – la vicenda è assurda: come mai l’amministrazione comunale pretende che si proceda alla registrazione del contratto di comodato per la casa che un padre concede gratuitamente ad un figlio? Invece di aiutare le famiglie in questo momento di cresi costringe a spendere 170 euro per il registro di un atto che potrebbe essere sostituito con un’autoceritficazione praticamente a costo zero”. Poi, si chiede Cherubini, “quante sono queste case in comodato a Campi? Da un lato l’amministrazione spiega di non essere in possesso di dati aggiornati, dall’altro costringe a procedure anacronistiche perché teme un calo di gettito fiscale. Un’assurdità che pagheranno solo i cittadini”.
Case in comodato d’uso. Cherubini: “Assurdo pagare la tassa di registro”
CAMPI BISENZIO – “Un atteggiamento che non capisco da parte di chi fa politica”. È il commento lapidario di Quintilio Cherubini alla recente decisione del consiglio comunale in merito alle aliquote Imu per le case date in conodato gratuito. Un argomento che sta creando un dibattito forse eccessivo, ammette lo stesso Cherubini, “ma che in […]
