Comitato Salviamo il parcheggio “Per Biagiotti è una vicenda chiusa”

SESTO FIORENTINO – Vicenda chiusa. Questo in sintesi il giudizio che la candidata a sindaco per il Pd Sara Biagiotti ha dato al comitato “Salviamo il parcheggio di viale XX Settembre” durante un incontro avvenuto alcuni giorni fa. Il Comitato, si legge in una nota, “ha manifestato tutte le proprie perplessità sull’opportunità e sui profili […]

SESTO FIORENTINO – Vicenda chiusa. Questo in sintesi il giudizio che la candidata a sindaco per il Pd Sara Biagiotti ha dato al comitato “Salviamo il parcheggio di viale XX Settembre” durante un incontro avvenuto alcuni giorni fa.
Il Comitato, si legge in una nota, “ha manifestato tutte le proprie perplessità sull’opportunità e sui profili di legittimità dell’operazione, richiamando in particolare l’attenzione sull’arroganza e la supponenza dell’Amministrazione comunale, sorda a qualsiasi invito al confronto democratico. L’episodio più oscuro della politica urbanistica sestese non è stato giudicato inopportuno da Sara Biagiotti, che ha detto di prendere atto della decisione del Consiglio comunale e di considerare chiusa la vicenda, senza manifestare alcuna intenzione di riconsiderare e rivalutare le reali esigenze dell’intero quartiere”.
Nell’incontro il Comitato ha quindi espresso alcune perplessità sulla “legittimità dell’operazione che, precisa la nota del Comitato, intende restituire alla parte privata un bene pubblico indisponibile”. La candidata Sara Biagiotti, prosegue il Comitato “ha tuttavia sottolineato che valuterà attentamente la fondatezza e la legittimità degli atti che la nuova amministrazione comunale sarà chiamata ad adottare, ma che al momento non ha alcuna ragione per dubitare della bontà dell’operazione”.

Il Comitato, infatti, “valuta la variante di Doccia come l’avvio di una preoccupante speculazione edilizia a danno del patrimonio pubblico” e sulla posizione assunta da Biagiotti “dà un giudizio fortemente negativo”, ritenuta “una posizione di sostanziale adesione remissiva alla sciagurata decisione assunta in extremis dal Consiglio comunale e che non riesce a dissipare le ombre che l’ordine del giorno approvato dalla ‘strana e confusa maggioranza’ getta sull’intera operazione”.