Chianti Banca, la crescita continua

CAMPI BISENZIO – Chiude il 2013 con 66mila clienti e quasi 12mila soci, Chianti Banca che sottolinea una crescita costante ed equamente distribuita su tutte e quattro le aree di riferimento: Chianti, Piana, Firenze e Siena. E’ quanto è emerso nel corso dell’assemblea ordinaria dei soci di Chianti Banca che si è tenuta al Teatro […]

CAMPI BISENZIO – Chiude il 2013 con 66mila clienti e quasi 12mila soci, Chianti Banca che sottolinea una crescita costante ed equamente distribuita su tutte e quattro le aree di riferimento: Chianti, Piana, Firenze e Siena. E’ quanto è emerso nel corso dell’assemblea ordinaria dei soci di Chianti Banca che si è tenuta al Teatro Dante (esaurito) mercoledì 18 dicembre.
Durante la serata è stata presentata la relazione del 2013 sull’andamento dell’Istituto di credito e le prospettive per il 2014.
Erano presenti il presidente Claudio Corsi, il direttore generale Andrea Bianchi, il presidente onorario di ChiantiBanca Paolo Bandinelli e quello della Federazione Toscana delle Banche di Credito Cooperativo Umberto Guidugli.
PaoloBandinelliUmbertoGuidugli“Non posso che fare i complimenti a una banca che rappresenta un esempio per tutto il movimento, e che spesso riesce ad anticipare le tendenze. – ha detto Guidugli – E la grandezza della banca, che qualcuno aveva anche criticato al momento della sua formazione, è invece un grande pregio per questo istituto di credito, un esempio e un modello da seguire”.
Nonostante le difficoltà, dettate dalla crisi, quest’anno ha prodotto per Chianti Banca dati positivi.
“Ci sforziamo di essere attori responsabili – ha detto il presidente Corsi – nei confronti di soci, clienti, dipendenti e istituzioni. Essere Bcc ha un senso elevato se siamo interlocutori di famiglie e aziende del nostro territorio. Serve avere capacità di ascolto e selezione, per un ruolo di responsabilità e per allocare in maniera efficace le risorse date dalla fiducia di clienti e soci. E’ questo uno dei nostri obiettivi – ha sottolineato – avendo sempre sullo sfondo l’onestà e la correttezza come elementi fondanti di un rapporto che si basa sull’etica. Che poi si concretizza nelle modalità di erogazione del credito”.
ClaudioCorsiCorsi ha concluso l’intervento ribadendo il rifiuto della “logica dell’azzardo morale e della convenienza atteggiamento miope e di breve periodo. Noi vogliamo relazioni stabili nel tempo e per farlo dobbiamo essere interlocutori credibili e leali. Offriamo al cuore della Toscana una banca in cui identificarsi, svolgendo un ruolo attivo in un territorio unico al mondo”.
Innovazione ed evoluzione tecnologica saranno le parole d’ordine per il 2014.
“In questo modo – ha detto il direttore generale Bianchi – saremo in grado di dedicare più tempo e risorse umane alla consulenza e al contatto diretto con il cliente. Fra le priorità quella di trasformare le filiali in luoghi sempre più accoglienti, informali, per favorire la relazione e la consulenza; snellire e facilitare le operazioni di cassa grazie alla tecnologia, usando il tempo per dare ascolto al cliente e rispondere al meglio alle sue esigenze; attribuire un significato nuovo alla “presenza sul territorio”, intesa come conoscenza sempre più approfondita della realtà del luogo, delle famiglie, degli operatori economici, non come moltiplicazione numerica degli sportelli”.
AndreaBianchiLe tre Fondazioni nel 2013 hanno distribuito un milione e seicentomila euro, oltre alle sponsorizzazioni, mentre cresce a ritmi elevati ChiantiMutua. In sintesi quella presentata in assemblea è una riorganizzazione e riqualificazione della rete che prevede aperture di filiali di nuova generazione, semplificazioni territoriali, trasformazioni di filiali tradizionali in location telematiche.
Banca come fornitrice di servizi, sempre più avanzati, ma anche come supporto diretto all’impresa. E’ il caso di “Piazzachianti”, un sostegno alla commercializzazione dei prodotti dei soci che la banca darà su due livelli. Ospitando i prodotti stessi nelle filiali, nelle teche e nei video installati appositamente; su internet con la creazione di uno spazio in cui i soci potranno avere il loro e-commerce (partenza a primavera, le adesioni si raccolgono a partire da gennaio).
“In questo momento le grandi banche stanno spostando sulle Bcc le classiche operazioni bancarie – ha detto Bianchi – Che la concorrenza non fa quasi più e che rappresentano costi elevati: è in atto una progressiva discriminazione a vantaggio della grande finanza, a danno di chi, come noi, dà soldi alle imprese e alle famiglie. Se non cerchiamo di contrastare questa tendenza, anche sperimentando filiali di nuovo concetto, ci escluderemo dal mercato in tempi brevissimi. Tutti dobbiamo utilizzare un po’ di più la tecnologia”.
La crescita è stata sottolineata dal presidente Bianchi.
“Al 30 giugno – ha spiegato Bianchi – la raccolta diretta di ChiantiBanca cresce del 6,9% contro un 4,7% delle Bcc Toscane e un 1,2% del sistema Italia. Gli impieghi scendono del 3% in Italia, dello 0,6% in Toscana-Bcc, mentre ChiantiBanca cresce del 2,1%”.
Il Core Tier one è atteso intorno al 13,1%, con un patrimonio di vigilanza di circa 216 milioni di euro (circa 9 in più del 2012), una raccolta diretta che potrebbe attestarsi intorno a 1.815 miliardi ed impieghi che dovrebbero ammontare a circa 1.615 miliardi.
“Per il 2014? Qualche spiraglio lo vediamo – ha concluso Bianchi – forse un pezzo di ripresa globale arriverà anche da noi. Ma servono riforme profonde del sistema del lavoro, economico, della giustizia e della tutela dei crediti. Se non vengono fatte non riusciamo proprio a intercettarla questa piccola ripresa”.
PalcoGli obiettivi di ChiantiBanca del resto sono ben fissati, da raggiungere da un lato con un attento lavoro di riduzione dei costi e ottimizzazione delle risorse (e della produttività); dall’altro con nuove idee e grande ricorso al sostegno della tecnologia.
Nel 2014 l’Istituto di credito punta a 5mila nuovi clienti. E, alla fine del prossimo anno, a superare quota 14mila soci e 5mila associati ChiantiMutua.