40 spot per la Toscana, concorso per associazioni “videomaker”

FIRENZE – Quaranta spot per la Toscana. Con questa idea il Corecom (comitato regionale per le comunicazioni) vara un bando aperto alle associazioni. Il bando ha come obiettivo la comunicazione sociale per farla circolare sulle tv e la radio locali della Toscana. Ogni anno, il bando si rivolgerà ad uno specifico settore di attività, e […]

FIRENZE – Quaranta spot per la Toscana. Con questa idea il Corecom (comitato regionale per le comunicazioni) vara un bando aperto alle associazioni. Il bando ha come obiettivo la comunicazione sociale per farla circolare sulle tv e la radio locali della Toscana. Ogni anno, il bando si rivolgerà ad uno specifico settore di attività, e per il 2013 è stato scelto l’ambito sociale, assistenziale e sanitario.
La domanda di partecipazione può essere presentata dalle associazioni fino al 13 dicembre allegando il proprio spot televisivo e/o radiofonico, che sarà valutato da una commissione secondo i criteri di efficacia comunicativa, originalità del soggetto e qualità tecnica e registica. Un punteggio ulteriore sarà assegnato agli spot realizzati da giovani videomaker o da imprese costituite da giovani.
I 20 migliori spot radiofonici e i 20 migliori spot televisivi riceveranno un premio, rispettivamente di 700 euro e 1.300 euro lordi, la metà dei quali dovranno essere utilizzati per acquistare spazi su una delle emittenti convenzionate per il progetto, scelta al momento della presentazione della domanda.
Gli spot, che dovranno essere finalizzati alla promozione delle attività e degli scopi delle associazioni partecipanti, non potranno contenere riferimenti di carattere commerciale e musiche o brani coperti dal diritto d’autore. La durata massima dei messaggi televisivi è di 1 minuto, mentre quelli radiofonici potranno avere una lunghezza non superiore ai 30 secondi.
Sul sito del Corecom (www.corecom.toscana.it) sono disponibili, oltre al bando e al modello della domanda di partecipazione, anche gli elenchi delle televisioni e delle radio che si sono rese disponibili a trasmettere gli spot a tariffe convenzionate.