Presidio al Cmp di via Pasolini. “No ai licenziamenti”

SESTO FIORENTINO – Quasi 200 persone stamani davanti ai cancelli del centro di meccanizzazione postale del Termine per il presidio organizzato dai sindacati in difesa dei lavoratori. Sarebbero 11 le persone a casa dal 3 novembre, tutti impiegati alla manutenzione dei macchinari, dipendenti non di Poste Italiane ma di una società con gara d’appalto. Sarebbe […]

SESTO FIORENTINO – Quasi 200 persone stamani davanti ai cancelli del centro di meccanizzazione postale del Termine per il presidio organizzato dai sindacati in difesa dei lavoratori. Sarebbero 11 le persone a casa dal 3 novembre, tutti impiegati alla manutenzione dei macchinari, dipendenti non di Poste Italiane ma di una società con gara d’appalto. Sarebbe appunto il passaggio da una società all’altra – fino ad oggi Stac Italia, da domani Ph Facility, con nuovo tipo di contratto – a determinare il taglio del 50% dei posti. “Abbiamo avuto vari incontri con Poste Italiane e con Elsag, la società di Finmeccanica che si occupa di elettronica- ha spiegato Luca Boschi, Rsu Fiom Firenze – ma le possibilità di accordo sono saltate. Ph Facility riprenderà soltanto 11 dei 22 lavoratori addetti alla manutenzione”. Al presidio erano presenti anche molti lavoratori di Poste (al centro del termine sono circa 600) e dell’indotto (come gli addetti alle pulizie). “Si tratta di una presenza di solidarietà e non presidio cmp giovanni vangisolo” hanno commentato Giovanni Vangi, Filtcem Cgil e Sandro Vigiani, Cisl Postali, in rappresentanza degli altri lavoratori. “Il vero problema, che oggi tocca gli addetti alle manutenzioni, ma domani potrebbe toccare a noi, è quello del settore appalti a tutti i livelli” ha dichiarato Vangi. Mentre Vigiani ha sottolineato come questa riduzione del personale avvenga a fronte di un aumento del lavoro “del 30-35%”; in questo modo si creerebbero seri rischi per la produttività sulle linee meccanizzate di smistamento. Il presidio di Sesto rientra in una iniziativa che a livello nazionale ha coinvolto tutti i centri di meccanizzazione postale d’Italia e ha trovato d’accordo le tre principali sigle sindacali. La riduzione del personale addetto alla manutenzione infatti riguarda tutti i centri italiani: sono previsti 150 licenziamenti. “E’ una giornata importante, che ha visto uniti sindacati diversi e settori diversi – ha commentato Graziano Benedetti, cooordinatore regionale toscano Sli Cgil – il centro postale parla di una riduzione delle ore di pulizie, delle ore di manutenzione, mentre intanto si ha una carenza di 60 unità e si continuano a muovere i lavoratori pisani che devono venire a Sesto a sopperire. Servono assunzioni e una più seria politica di gestione dei lavoratori”.

Francesca Gambacciani