Agosto in città, la scelta “naturalistica” al Parco del Neto

CALENZANO – Alla ricerca del fresco circondati dal verde e dagli animali, lontani dai rumori molesti del logorio della vita moderna, come recitava una vecchia pubblicità televisiva, porta i vacanzieri di città al parco del Neto. Un polmone verde di tranquillità situato a Settimello al confine con Sesto Fiorentino. E proprio dai due Comuni, quello […]

CALENZANO – Alla ricerca del fresco circondati dal verde e dagli animali, lontani dai rumori molesti del logorio della vita moderna, come recitava una vecchia pubblicità televisiva, porta i vacanzieri di città al parco del Neto. Un polmone verde di tranquillità situato a Settimello al confine con Sesto Fiorentino. E proprio dai due Comuni, quello di Calenzano e quello di Sesto, il parco è gestito. Si accede sia da via Vittorio Emanuele che da via Giovanni XXIII e dopo aver lasciato l’auto o la bicicletta negli appositi parcheggi si attraversa uno dei cancelli che ricorda gli orari di apertura e chiusura. Il parco è aperto anche a Ferragosto anche se per quel giorno come per Pasqua e per Pasquetta, non vi è alcuna sorveglianza. Per il resto, in questo periodo fino a settembre il parco è aperto dalle 8 alle 20.
Il parco del Neto è di proprietà del Comune di Calenzano. Ben tenuto, il parco del Neto ha una serie di percorsi e di laghetti dove si incontrano anatre e tartarughe. Ci si può sedere ad una delle panchine collocate vicino ai laghetti o lungo le strade interne ed ascoltare il rumore delle anatre che schiamazzano e quello dei loro tuffi. Gli animali, abituati alla presenza delle persone, si avvicinano ai bordi del laghetto nella speranza di ottenere qualcosa da mangiare. Qualcuno, infatti, deve avere portato loro del pane (alcuni resti si possono vedere), così ogni volta che si avvicina una persona al recinto del laghetto le anatre nuotano rasente alla riva. Ci sono anche le tartarughe e un coniglio bianco, non è quello di Alice, ma sembra proprio abbandonato da qualcuno che ha deciso di partire per le vacanze e di disfarsi dell’animaletto. Anche il coniglio non sembra aver paura delle persone e inizia a fare amicizia con le anatre che si fermano a guardarlo.
Il parco ha una estensione di circa 7 ettari ed ha mantenuto intatte quelle caratteristiche, una volta generali per tutta la piana, di area umida, relitto di un più grande sistema lacustre con una maglia di vialetti delimitati da filari di tigli e di platani. Sono presenti numerose specie arboree, ma, la presenza vegetale caratteristica è senza dubbio il “cipresso di palude” ovvero il Taxodium, specie che supera i 50 metri di altezza e dalla incredibile longevità: spesso supera infatti i mille anni.
Frequentato da sportivi che amano allenarsi all’aria aperta, da studenti che lo scelgono per isolarsi dai rumori, dalle famiglie per far conoscere ai bambini gli animali e dagli anziani per sedersi in tranquillità, il parco del Neto può essere una meta low cost per gli abitanti della Piana per il Ferragosto.
Elena Andreini

FOTO GALLERY

Guarda il video: http://www.youtube.com/watch?v=M6MwtoGCjIA&feature=share&list=UUBbgkCUjapNC3eoeGaBUuJQ