SESTO FIORENTINO – Emergono nuovi particolari sulla tentata truffa della Tares sventata martedì 9 luglio. I nuovi particolari li forniscono Polstrada e la Polizia postale a seguito dell’intervento, all’Osmannoro, degli agenti che avevano risposto alla segnalazione di alcuni giovani, reclutati da una società pratese per la distribuzione di posta, dopo che erano state riscontrate anomalie nei plichi loro affidati per la distribuzione. Al momento dell’arrivo dei poliziotti nella struttura erano al lavoro 25 persone.
“In particolare – si legge nella nota della Polizia di Stato – le missive riportanti il logo del comune di Firenze, proponevano uno sconto sulla tassa TARES, pari al 30% della stessa a fronte della corresponsione di un importo di 10 euro; la struttura operativa dei malviventi proponeva che gli ignari postini si recassero lungo arterie del comune di Firenze, Sesto Fiorentino e Scandicci, dove avrebbero dovuto procedere alla distribuzione dei plichi porta a porta e riscuotere gli importi rilasciando una quietanza”.
La circostanza concordava con le segnalazioni che alcuni cittadini avevano inoltrato ai comuni di residenza. Da lì è scaturita un’operazione congiunta tra Polizia stradale, Polizia postale e delle comunicazioni, Polizia municipale di Firenze e Sesto Fiorentino, che ha portato al sequestro di tutta l’attrezzatura a disposizione dell’organizzazione criminale e al recupero dell’intera somma estorta ai cittadini ignari. All’interno dell’edificio sono state sequestrate anche false pettorine della società Tnt corredate di tesserini di riconoscimento e una sorta di vademecum al quale i portalettere avrebbero dovuto attenersi nel corso del loro lavoro.
Gli agenti hanno potuto accertare 230 truffe consumate e nei giorni a venire sarà possibile restituire il maltolto ad ogni singolo cittadino, le cui generalità sono state individuate. Sono ancora in corso le indagini per attribuire le responsabilità penali a carico delle società coinvolte. Per questo le indagini sono coordinate dalla Procura della Repubblica di Firenze. Alcuni dei 25 “portalettere”, dopo gli interrogatori, hanno già sporto querela nei confronti di chi credevano regolari datori di lavoro.
La Polizia ricorda che non è prassi che esattori bussino porta a porta per esigere il pagamento di tasse e tributi di conseguenza qualora qualcuno si presentasse al proprio domicilio è bene chiamare le forze dell’ordine per accertare la veridicità delle persone che abbiamo di fronte.
Truffa Tares. Emergono nuovi particolari. Indagini ancora in corso condotte dalla Polizia di Stato
SESTO FIORENTINO – Emergono nuovi particolari sulla tentata truffa della Tares sventata martedì 9 luglio. I nuovi particolari li forniscono Polstrada e la Polizia postale a seguito dell’intervento, all’Osmannoro, degli agenti che avevano risposto alla segnalazione di alcuni giovani, reclutati da una società pratese per la distribuzione di posta, dopo che erano state riscontrate anomalie […]
