Audizioni sul Pit in Consiglio regionale. Gianassi: “fate questo diavolo di aeroporto ma non prendeteci in giro”

FIRENZE – La commissione congiunta trasporti e territorio del consiglio regionale ha ascoltato gli amministratori della Piana in merito all’integrazione al Pit per la definizione del Parco agricolo della Piana e per la nuova pista di Peretola. Ieri pomeriggio sono stati ascoltati, a Palazzo Panciatichi il presidente della provincia di Prato Lamberto Gestri, Gianni Gianassi, […]

FIRENZE – La commissione congiunta trasporti e territorio del consiglio regionale ha ascoltato gli amministratori della Piana in merito all’integrazione al Pit per la definizione del Parco agricolo della Piana e per la nuova pista di Peretola.
Ieri pomeriggio sono stati ascoltati, a Palazzo Panciatichi il presidente della provincia di Prato Lamberto Gestri, Gianni Gianassi, sindaco di Sesto Fiorentino, Alessio Biagioli, sindaco di Calenzano, Emiliano Fossi, sindaco di Campi Bisenzio, Paolo Pecile, assessore all’urbanistica del Comune di Signa e Marco Martini, sindaco di Poggio a Caiano.
Con documenti e studi alla mano, Gianassi ha chiesto garanzie e chiarimenti, arrivando ad una conclusione categorica: “fate questo diavolo di aeroporto – ha detto – ma non vogliamo essere presi in giro”.
Alessio Biagioli si è soffermato sulle garanzie affermando che “si ha come l’impressione di non poter più dire di no all’aeroporto e invece, in termini di buon senso, occorre lavorare per cercare condizioni di tutela per la qualità della vita e dell’interesse pubblico”.
Preoccupazione per come si sta evolvendo la situazione è stata espressa dal sindaco Emiliano Fossi che ha osservato come “la Piana non può essere considerata un’accolita di conservatori, come amministratore l’impatto ambientale e sanitario è ciò che mi preme più di ogni altra cosa”.
Secondo l’assessore Pecile, “per non diventare un teatrino inconcludente dovremo fare uno spietato lavoro di autocoscienza, concentrandosi sul processo decisionale e valutando se è stato costruito in modo corretto. Io non lo credo e non ho visto la volontà di fare qualcosa nel trend dei prossimi anni”, ha concluso.
“Noi sindaci siamo impegnati h24 e per i nostri territori, questa scelta ci fa tornare indietro – ha sottolineato Martini – è in controtendenza con la grande partecipazione che ha caratterizzato il Parco della Piana”.