SESTO FIORENTINO – Avevano occupato un alloggio comunale abusivamente da oltre un anno, questa mattina sono intervenuti Carabinieri e Polizia municipale per lo sgombero su ordine della Procura. L’intervento delle forze dell’ordine è avvenuto alla prime ore della mattina in un immobile del patrimonio Erp (edilizia residenziale pubblica) a sud della ferrovia. La casa era stata occupata abusivamente dal maggio 2012 da un famiglia di quattro persone, di cui un minore, nessuna delle quali residenti a Sesto Fiorentino. Al minore ed alla madre è stata garantita assistenza provvisoria in una struttura dell’amministrazione comunale. Nel maggio 2012 l’amministrazione comunale aveva sporto denuncia per l’appropriazione abusiva dell’immobile e nel giugno 2012 emesso l’ordinanza per il rilascio. A seguito del procedimento penale a carico degli occupanti, questa mattina la Procura della Repubblica di Firenze ha ordinato il sequestro preventivo dell’immobile.
“L’urgenza posta dalla pressione abitativa – ha commentato il vicesindaco e assessore alla casa Ivana Niccoli – non può consentire a nessuno di violare i principi della legalità. Per accedere al patrimonio abitativo del Comune ci sono graduatorie, fondate su specifici requisiti, a cui, in nessun caso, è consentito derogare. Un ringraziamento particolare all’Arma dei Carabinieri che ha gestito questa delicata operazione con la consueta attenzione e professionalità”.
Una volta tornato nella disponibilità dell’amministrazione comunale, l’alloggio liberato questa mattina, potrà essere assegnato ad una delle circa 400 famiglie regolarmente in attesa di alloggio. E. A.
Occupavano abusivamente un alloggio Erp. Stamani lo sgombero
SESTO FIORENTINO – Avevano occupato un alloggio comunale abusivamente da oltre un anno, questa mattina sono intervenuti Carabinieri e Polizia municipale per lo sgombero su ordine della Procura. L’intervento delle forze dell’ordine è avvenuto alla prime ore della mattina in un immobile del patrimonio Erp (edilizia residenziale pubblica) a sud della ferrovia. La casa era […]
